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L’ok di Bruxelles e i tesoretti immaginari

Sarà la fretta, sarà la notizia arrivata di domenica, sarà un generoso orgoglio nazionale. Ma l’anticipazione che la Commissione europea ha chiuso la procedura di infrazione per deficit eccessivo contro l’Italia, che è di sicuro un fatto positivo, ha scatenato una ridda di interpretazioni un po’ troppo entusiastiche.

Anche grazie a qualche agenzia di stampa di ieri che azzardavano scenari eccessivamente positivi sui conti pubblici dopo la decisione di Bruxelles, si è arrivati oggi ad annunciare seppure con qualche pudore sui giornali di possibili tesoretti da spendere grazie alla fine della procedura di infrazione.

Tesoretti di cifre

C’è chi ha scritto ad esempio che con la decisione del governo europeo si dischiude di fatto “un via libera a un margine di spesa per il 2014 dello 0,5% del prodotto interno lordo, cioè almeno 7-8 miliardi di euro, per finanziare interventi strutturali per la crescita e l’occupazione”. Ottimismo della volontà? Ne è convinto il ministro Graziano Del Rio che si profonde in ampie interviste sul tema oggi.

La cautela di Letta

Per fortuna gli stessi quotidiani ricordano che lo stesso premier Enrico Letta definisce ancora “difficile” la situazione dei conti pubblici e che “l’Italia, nel 2013, non sembra avere margini di spesa, dopo aver sbloccato i 40 miliardi di euro di debiti della pubblica amministrazione”, rimarca il Corriere della Sera.

I timori su Imu e Iva

Per di più c’è chi, come il quotidiano il Giornale, fa notare che tra le raccomandazioni di Bruxelles allegate alla fine della procedura di infrazione è rinnovato l’auspicio di un trasferimento progressivo della tassazione dal lavoro e dalle imprese alle rendite e ai consumi. Ovvero: attenzione ad abolire l’Imu e a non aumentare l’Iva…

Le parole di Tajani

Sono improntate alla cautela anche le prime reazioni del commissario italiano a Bruxelles: “Sono molto ottimista sulla fine della procedura d’infrazione, ma va tenuto conto che è un bel voto di incoraggiamento, non ancora la promozione”. Intervistato dal Messaggero, il vicepresidente della Commissione europea e commissario all’Industria, Antonio Tajani, ha parlato di “svolta decisiva” ma, ha sottolineato, “gli esami continuano”.

Le raccomandazioni per l’Italia

‘Se, come credo, verrà approvata la fine della procedura per deficit eccessivo, verranno formulate raccomandazioni all’ Italia per andare avanti, nella riforma bancaria e nell’accesso al credito, nella riforma della burocrazia, nella riduzione del debito”, ha spiegato Tajani.



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