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Il primo matrimonio gay in Francia

Oggi la sindaca di Montpellier Hélène Mandrou ha celebrato il primo matrimonio omosessuale della Francia.

Il rito è stato lo stesso, nella forma, a quello di una coppia etorosessuale, ma è stato un matrimonio sotto i riflettori, come quello delle star. La Francia ha guardato la cerimonia, mentre fuori dal municipio una manipoletto di contestatori hanno protestato.

Certo, una sorta di violenza mediatica non indifferente. Un rito privato, aspettato e desiderato, è stato reso pubblico. I coniugi hanno dovuto condividere questo evento con la Francia, quella maggioritaria, favorevole a questo matrimonio e una parte minoritaria, ma violenta e chiassosa, che si oppone ferocemente, fino al gesto estremo di un folle, che in un luogo sacro si è tolto la vita, profanando Notre-Dame.

C’è una cosa che mi piace pensare, un qualche cosa che mi frulla nella testa da tempo, e non solo per temi come questo, ovvio.

Nel mondo ci sono tantissime persone, la maggior parte di queste vive una vita normale, pratica le proprie abitutini e si occupa della propria vita, senza ferire o danneggiare quella degli altri. Poi, c’è una parte minoritaria, piccola piccola, che fa di tutto per diffondere rabbia, odio, violenza, intolleranza, caos. Questa parte è come l’estensione del male che ci portiamo dentro, un male di cui tutti siamo capaci. Ma al mondo, il bene prevale sul male. Per quanto questo scalpiti e faccia rumore, cogliendo l’attenzione di tutti, amplificato oggi dai media, il bene vince.

Ecco, si può credere che nel gesto di amore tra due persone giaccia il seme del male, e in nome di una follia si può diventare artefici del male. E queste persone, tenteranno sempre di prevalere sulle altre, imponendosi e prevaricando, ma alla fine perderanno.

Al colpo di pistola in mezzo al bocca, segue il bacio di due persone che da sette anni vivono assieme, si amano e che oggi hanno potuto realizzare il proprio sogno. Quel bacio passerà alla storia, per la sua unicità, per il suo essere simbolo di pacificazione e amore, perché dietro a quel gesto si trova un messaggio di tolleranza e vorrei dire di speranza, affinchè questa società, o per lo  meno quella europea basata su principi di fraternità, eguaglianza, libertà e rispetto della dignità umana,diventi più aperta all’altro, consapevole e più tollerante, in vista sì di una pace perpetua di kantiana memoria. E non più odio e violenza, giustificati solo dal pretesto che la diversità sia un pericolo, anche quando le evidenze sono altre.

Quel bacio sopravviverà nel tempo, mentre quel colpo di pistola sparirà, così come il corpo freddo e inerme che ha lasciato dietro di sé, che nel tempo tornerà polvere e svanirà, senza lasciar traccia.



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