Ridurre le imposte, certo, ma con cautela e nel medio termine. E, soprattutto, senza iniziare dall’Imu e dall’Iva. Come dire: le priorità non sono far diminuire le imposte su immobili e sui consumi, anzi…
Beninteso, Imu e Iva non sono menzionate nelle Considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, mentre il governo Letta è al lavoro proprio su questi due dossier, anche se il Tesoro è perplesso sull’offensiva di Silvio Berlusconi contro l’Imu.
Le parole di Visco, nel corso dell’assemblea annuale della Banca d’Italia, sono come al solito soffuse, però chiarissime: “Riduzioni di imposte, necessarie, nel medio termine, pianificabili fin d’ora, non possono che essere selettive, privilegiando il lavoro e la produzione: il cuneo fiscale che grava sul lavoro frena l’occupazione e l’attività di impresa”.