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Le relazioni pericolose tra Siria, Libia e Hezbollah

Nel conflitto siriano la Libia e Hezbollah hanno sempre più un ruolo da protagonisti. Lo scorso 25 maggio, il leader del gruppo, Hassan Nasrallah, ha confermato che il suo movimento combatte a favore del presidente Bashar al Assad, mentre milizie che hanno affrontato il regime di Mu’ammar Gheddafi sostengono i ribelli siriani. La guerra in Siria finirà come quella in Libia?

Hezbollah con Assad

Secondo il quotidiano britannico The Guardian, dopo due anni di conflitto in Siria tra la maggioranza sunnita da un lato e il governo e l’esercito dominato dagli alawiti dall’altro, “le parole di Nasrallah hanno reso instabile il fragile equilibrio tra sunniti, sciiti e cristiani in Libano, che durava dalla fine della guerra civile nel paese”.

Questa è la prima volta che Hezbollah ammette che difendere il Libano dalla minaccia israeliana non è il suo unico obiettivo, che oggi sono impegnati anche in una guerra contro altri arabi. “Il discorso di Nasrallah dovrebbe far riflettere quelli che cercano di fermare la guerra, perché rende ancora più importante il coinvolgimento dell’Iran in Ginevra 2”, ha scritto il Guardian.

La confessione di questo gruppo arriva in un momento di alta tensione internazionale: l’opposizione siriana ha detto di non partecipare al vertice Ginevra 2, l’Unione europea ha deciso di sospendere il divieto di invio delle armi ai ribelli e la Russia ha già spedito i missili per cooperare con il governo.

Abu Salim con i ribelli

La Bbc, invece, riporta l’alleanza di una delle milizie che hanno contribuito alla caduta di Gheddafi e dei ribelli siriani. Selem al Derby, fondatore della brigata Abu Salim del fronte islamista di Derna, vicino a Bengasi, ha detto che molti dei suoi combattenti “muoiono ogni giorno in Siria lottando insieme ai ribelli”.

Secondo il sito americano The Daily Beast gli Stati Uniti si stanno preparando per un possibile intervento. La Casa Bianca ha chiesto al Pentagono di elaborare un piano per un’escursione aerea in Siria. Con l’aggiungersi di questi componenti libici, la guerra in Siria rischia di diventare una crisi globale.



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