annoto due pensieri e, solo dopo, mi accorgo che letti in successione valgono una vita: “non è irrilevante notare come la parte immortale e divina nell’uomo non esista se non viene attualizzata e focalizzata su ciò che è divino fuori di lui; in altre parole, l’oggetto dei nostri pensieri conferisce immortalità al pensare stesso” (h. arendt). “compiendo atti giusti si diventa giusti, si diventa temperanti compiendo cose temperanti, e coraggiosi compiendo atti coraggiosi” (aristotele)
Cosa pensi, cosa fai
Di