Internet è un potenziale fattore generatore di crescita per il nostro Paese, ma è necessario creare un ambiente favorevole che possa incentivare la nascita di imprese innovative.
Soprattutto le famiglie dovrebbero essere interessate alla nuova digitalizzazione, dal momento che i cittadini con skill medio-alti nelle Itc sono il 37% in Italia rispetto al 43% dell’Unione europea.
Uno degli obiettivi primari dell’Italia dovrebbe essere quindi quello di colmare il gap con le altre nazioni. In particolare l’Agenda digitale va inserita nel più ampio spettro di provvedimenti che interessano anche le riforme sul lavoro. Le iniziative potranno permettere al nostro Paese di porre le basi per diventare un punto di eccellenza in questo campo.
Non dimentichiamoci che Internet fa emergere un nuovo modo di pensare e che lo sviluppo di prodotti e applicazioni, danno la possibilità alle aziende italiane di essere competitive sui mercati internazionali, puntando su design, innovazione e creatività. Le infrastrutture pertanto saranno il banco di prova dell’Agenda digitale, accompagnate dalla valorizzazione delle startup.
È proprio dalla rivoluzione digitale che Save the choice punta a far ripartire l’Italia. Perché un aumento del 10% dell’indice di digitalizzazione porterebbe a una crescita dello 0,75% del Pil pro capite, diminuendo la disoccupazione dell’1,02%.
Per facilitare questo percorso sarà utile che sia le aziende sia la Pubblica amministrazione comincino a operare prevalentemente online per snellire trafile burocratiche e per incentivare la cultura della trasparenza.
Tutto ciò è naturalmente possibile se si abbattono le barriere dell’analfabetismo informatico, garantendone l’accessibilità a tutti. Condivisione e trasparenza devono essere le parole-chiave per la società digitale, che consapevole dei propri diritti avrà più opportunità e più possibilità di scelta.
Per mettere le basi a questa rivoluzione digitale Save the choice propone una petizione rivolta al governo italiano nella quale si chiede di snellire l’iper regolamentazione e gli eccessi burocratici; di procedere con l’attuazione delle norme sull’Agenda digitale; lo sviluppo di una infrastruttura digitale a banda larga; promuovere e incoraggiare lo sviluppo della società digitale; proseguire il cammino della trasparenza della Pa verso un vero Freedom of information act italiano.
Per saperne di più e firmare la petizione promossa da Save the choice