Una scatola nera su cui è importante fare luce. Descrivono così i promotori di “Parlamento casa di vetro” il lavoro delle Commissioni di Camera e Senato. La campagna, lanciata da Openpolis e Indivanados, mira alla trasparenza in quest’ambito che viene definito “il cuore del processo legislativo”.
Openpolis, da sempre in prima linea per “aprire la politica” ai cittadini denuncia il fatto che la parte principale della formazione delle leggi non è accessibile perché i regolamenti di Camera e Senato non lo prevedono. Così non è possibile sapere chi partecipa alle sedute, come vota, la rendicontazione stenografica della discussione.
Per cambiare questa pratica, basta poco: modificare i regolamenti e passare al voto elettronico, una riforma dai costi minimi. Per questo, è stata promossa l’iniziativa, che ha già raccolto molte adesioni, 132 deputati e 45 senatori, ma deve ottenere la maggioranza assoluta dei parlamentari per essere calenderizzata e successivamente approvata.
In questa direzione, è stato organizzato ieri anche un “tweet mob”, una mobilitazione collettiva che ha fatto balzare l’hashtag #Parlamentocasadivetro ai primi posti degli argomenti più discussi sul social network.