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Vigilanza Rai a Grillo? Ok, ma non tutti i giornalisti “dimezzati” e “venduti”!

ACCETTARE LA SFIDA DI BEPPE GRILLO : DATE LA COMMISSIONE di Vigilanza sulla RAI Al M5S !

Lo ha chiesto, oggi, su Twitter, Luigi Crespi, noto esperto di mass-media, in passato sondaggista di Berlusconi e oggi indipendente.

Condivido questa presa di posizione.

Un’altra notazione. Andare o non andare in tv ? E’ un falso dilemma, per Grillo e i suoi. Si vada negli studi, quando si devono comunicare delle cose importanti, in primis le richieste del M5S, senza filtri, ai telespettatori. Nella serata di ieri, lo hanno fatto, bene, Morra, da Formigli- che Beppe ha ribattezzato “Vermigli”, per presunte scorrettezze, commesse nelle scorse settimane- e Di Maio, dalla Gruber (PD).

Quanto alle polemiche, io consiglio, caro Grillo, di non personalizzarle.

E’vero che la maggior parte dei giornalisti hanno, come i politici, famiglione e partiti. E sono, come li defini’ Giampaolo Pansa, in un libro, “Comprati e venduti”, dei cronisti “dimezzati”. Ma, anche in RAI, dove ho lavorato, vi sono degli onesti professionisti, non “venduti”. Bocciarli e squalificarli tutti è un errore.

Vanno denunciati i casi macroscopici di faziosità, come l’ intervista, in ginocchio, di Floris (PD) a Bersani, ma non buttare il bambino con l’acqua sporca. La richiesta della Commissione di Vigilanza è sacrosanta e bisogna insistere, cercando, in Parlamento, le alleanze necessarie, in primis con le forze, che dichiarano di essere all’opposizione del governo Letta-Alfano, come i vendoliani e la Lega Nord.

Pietro Mancini



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