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Siria, il dossier armi chimiche

Laurent Fabius

Alla vigilia della prima riunione preparatoria per il vertice Ginevra 2, è arrivata un’altra conferma sulla guerra chimica in Siria: il regime di Bashar al Assad fa uso di armi di distruzione massiva. Questa volta ad affermarlo è stato il ministro degli Affari esteri francese, Laurent Fabius, che ha detto che prove di laboratorio compiute a Parigi hanno confermato l’uso di gas sarin in diverse occasioni.

Nell’intervista con France 2, Fabius non ha detto né quando né come è stato usato questo gas, capace di provocare un arresto cardiaco immediato. Ma secondo la Bbc questa dichiarazione ufficiale segna un cambio definitivo nella politica internazionale verso la Siria.

Queste prove arrivano dopo che un gruppo di giornalisti del quotidiano francese Le Monde sono riusciti a portarsi via dalla Siria prove di sangue e urina, a seguito di un sospetto attacco chimico a Damasco e un altro nella città di Saraqeb.

Cos’è il gas sarin

Il gas sarin è un agente chimico inodore e invisibile altamente tossico (20 volte più del cianuro). Le Nazioni Unite lo considerano un’arma di distruzione di massa dal 1991. Le sue capacità sono state scoperte durante la Seconda guerra mondiale in Germania. Basta la dose di un milligrammo di gas sarin, sia per via respiratoria o per contatto, e l’arresto cardiaco è immediato perché attacca il sistema nervoso. È conosciuto come “la bomba dei poveri” perché basta poca quantità per uccidere un gran numero di persone.

La linea rossa di Obama

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, aveva assicurato che l’uso di armi chimiche era la “linea rossa” che il regime siriano non doveva oltrepassare perché questo avrebbe comportato un cambio di atteggiamento. La Casa Bianca ha detto che continua nella ricerca di altre prove per avere diversi gradi di certezza.

Intanto, gli Stati Uniti hanno inviato missili Patriot e aerei di combattimento F-16 in Giordania. Il governo giordano sostiene che gli aerei e i missili sono stati inviati come parte di un programma annuale, già organizzato, che comincerà l’ultima settimana di giugno. Sono coinvolti nel programma circa 18 paesi e 15mila soldati. La notizia però non è stata ben ricevuta dal governo di Amman e neanche da Mosca. L’accusa è che Occidente allenta la guerra civile in Siria.

La speranza di Ginevra 2

La Francia è convinta che non solo è stato usato gas sarin ma che è stato diffuso dal governo di Assad e le prove sono state consegnate alle Nazioni Unite. Lakhdar Brahimi, inviato speciale dell’Onu per la Siria, de la ONU para Siria, parlerà a porte chiuse con diplomatici americani e russi a Ginevra, nel tentativo di cercare una soluzione politica.

L’appuntamento, conosciuto come Ginevra 2 perché è il seguito dello scorso incontro a Ginevra (30 giugno del 2012) è stato proposto dai ministri degli Esteri di Stati Uniti e Russia, John Kerry e Sergei Lavrov, per tentare di aprire negoziati tra Damasco e l’opposizione siriana. Questo ultimo tentativo potrebbe svolgersi a luglio.



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