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Chi è Sanna Marin, la nuova premier della Finlandia

La Finlandia ha trovato, finalmente, una strada per uscire dall’instabilità politica degli ultimi mesi. Almeno per ora.

Dopo la caduta del governo lampo di Antti Rinne, la coalizione al potere ha scelto il ritorno alle urne per porre fine alla crisi. E così questo fine settimana ha vinto il vicepresidente del Partito Socialdemocratico della Finlandia (Sdp), Sanna Marin.

Con i suoi 34 anni, Marin è diventata la premier più giovane al mondo. Ex ministro dei Trasporti, prenderà l’incarico ufficialmente questa settimana, dopo la conferma del Parlamento, e guiderà l’esecutivo di centrosinistra formato da cinque partiti, tutti guidati da donne.

“Non ho mai pensato alla mia età o al mio genere – ha dichiarato Marin -, io penso al perché sono entrata in politica e alle cose che ci hanno fatto vincere tra gli elettori”. Ma resta realista: “Abbiamo molto lavoro da fare per ricostruire la fiducia”.

Nata a Helsinki nel 1985, il nuovo premier della Finlandia è figlia di una famiglia omoparentale. È stata cassiera e dipendente in un negozio di dolci fino a quando si è laureata in Amministrazione nel 2012 nell’Università di Tampere. In quel momento è cominciata la sua carriera politica nel Comune di Tampere. Poco dopo è diventata secondo vicepresidente del Partito Socialdemocratico e un anno dopo membro del Parlamento finlandese. Ha un figlio con il politico Markus Räikkönen.

Il nuovo governo della Finlandia potrebbe anche battere record per il numero di donne giovani che lo compongono. Il ministero dell’Interno, per esempio, è guidato da Maria Ohisalo, 34 anni, leader del Partito Lega Verde; al ministero dell’Economia c’è Katri Kulmuni, 32 anni, capo del Partito del Centro; Li Andersson, 32 anni, è presidente del Partito Alleanza della Sinistra e anche ministro dell’Istruzione e Anna-Maja Henriksson, 55 anni, ministro della Giustizia.

La sfida politica di Marin non sarà semplice: dovrà ricostruire la fiducia nella classe politica in un Paese deluso negli ultimi tempi dall’estrema destra. Il suo partito, il Sdp, sta perdendo molto consenso, come le altre forze politiche. Soltanto piccole organizzazioni come il partito Veri Finlandesi hanno guadagnato popolarità tra gli elettori.

Secondo i media, la scelta di fare un voto interno al partito è stata in realtà una strategia per evitare nuove elezioni generali che potrebbero portare l’estrema destra al potere.

La nomina di Marin avviene in un momento di grande rilevanza regionale per la Finlandia, con il turno alla presidenza del Consiglio dell’Unione europea.

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