Ieri mattina la Capitale si è svegliata con una notizia lacerante. Due giovanissime amiche nella notte tra sabato e domenica a Corso Francia sono rimaste vittime di un incidente stradale. La dinamica in una notte piovosa è ancora tutta da accertare. Ma i nomi delle ragazze erano ormai certi, riconosciute dai loro familiari poco dopo l’impatto.
Avevano passato la serata in quella che è una zona definita della movida romana. Il quartiere oggi è tutto lì, nel luogo che ha visto morire due sedicenni e che ha turbato la vita per sempre di intere famiglie. “Gaia e Camilla sempre con noi” è lo striscione visibile oggi a poca distanza.
Indagato a piede libero con l’accusa di omicidio stradale c’è un ragazzo di venti anni, figlio di un noto regista.
Secondo quanto si apprende questo pomeriggio dagli inquirenti il tasso alcolemico del giovane era dell’1.4, pari a tre volte quello consentito dalla legge per mettersi alla guida.
Questa mattina però la prima pagina di Repubblica campeggia con un titolo che ha destato molte perplessità. “Travolte a 16 anni. ‘Autista drogato’”. Questo il titolo sotto accusa oggi. Da Gaia Tortora ad Andrea Vianello, da Mario Lavia a Maurizio Crippa e Selvaggia Lucarelli. Il mostro in prima pagina è servito?
Come è possibile sintetizzare il dramma di Corso Francia, le due ragazze mano della mano che corrono sotto la pioggia, falciate su una strada buia nella notte stolta di Roma da un loro quasi coetaneo, con un titolo virgolettato in prima pagina: “Autista drogato”? No, @repubblica
— Andrea Vianello (@andreavianel) December 23, 2019
Non sappiamo ancora nulla sulla dinamica sugli esami di approfondimento. Due creature sono morte. E questo titolo amici di @repubblica è orrendo. pic.twitter.com/tWmGQm4CRt — Gaia Tortora (@gaiatortora) December 23, 2019
E Rep sbatte il mostro in prima pagina: “DROGATO”. Nemmeno Libero.
— Mario Lavia (@mariolavia) December 23, 2019
Non si conoscono i livelli di droga e alcol nel sangue del ragazzo, non si conosce la dinamica dell’incidente, non si conosce il grado di responsabilità dell’autista e delle ragazze ma “AUTISTA DROGATO”. Un titolo così spietato ammazza anche chi è sopravvissuto. pic.twitter.com/l1UBMz0LP7 — Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) December 23, 2019
Le ragazze passavano col rosso (ma non è scritto).
“Autista drogato” tra virgolette (di chi?).
Sulla prima di @repubblica più che un articolo c’è un linciaggio
Scappata la frizione? pic.twitter.com/KAZIbczIeb— Maurizio Crippa (@maurizio_crippa) December 23, 2019