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Alfano e c. restituite somme per mega-sconti Valtur concessi da Patti, oggi indagato per mafia !

 
Anche la pletorica “Casta” della politica andrà, in agosto, in ferie. Si spera, stavolta, pagando tutte le somme a saldo dei soggiorni negli albergi e nei club a 5 stelle. In passato, almeno per 10 anni, non è stato cosi’.

Infatti,  un folto gruppo, bipartisan, di politici- guidati da don Renatino Schifani, ex Presidente del Senato, tra i quali il figlio dell’Armandone Cossutta, comunista duro e puro-  ha goduto di mega-sconti.

La Valtur ha praticato tali cospicui benefits, grazie al  “disco verde” dell’allora patron, don Carmelo Patti, oggi indagato dalla Procura di Trapani per “concorso in associazione mafiosa”, in quanto ritenuto dai magistrati “un prestanome dello spietato boss”, don Matteo Messina Denaro, superlatitante”, ovviamente- come, in passato, Riina e Provenzano-nella amata Sicilia. Intanto l’azienda, sommersa da 303 milioni di debiti e in amministrazione controllata, non ha ancora trovato un acquirente.

Tra i politici, che hanno usufruito degli scontoni, anche don Totò Cuffaro, prima, ovviamente, del meno gradito e più lungo soggiorno nella “stanza” doppia, senza servizi, dell’ “albergo Rebibbia”, in Roma, il segretario del PDL, don Angelino Alfano, e diversi peones.

L’attuale ministro degli Interni preferi’ rilassarsi nei villaggi Valtur di Mauritius e della Maldive, spendendo, rispettivamente, 18.748 e 12 mila euro, grazie alle detrazioni di 3600 e di 4800 euro.

L’unico a cercare di spiegare i benefits, parlando di “una situazione di emergenza”, abitando a 40 chilometri dal club, è stato un ex deputato del PDL, Osvaldo Napoli, ospite, per 2 notti, al Valtur Village Resort del Sestriere. Solo ? No. Osvaldo, come ogni buon italiano, oltre al partito, tiene famigliona di 9 persone. Ha bussato e, cortesemente, è stato aperto a lui e al plotoncino dei suoi cari.

Sarebbe gradito a molti italiani che i  signori della Casta restituissero gli sconti, ottenuti da un gruppo storico del turismo italiano, come Valtur che, anche a causa di tale munifiche elargizioni, ha dovuto portare i libri contabili in tribunale. E ha 2 mila dipendenti incerti sul loro futuro.

Pietro Mancini


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