La batosta della coalizione e dei candidati centro-destra- che non ha riguardato solo la capitale e l’ex Sindaco, Gianni “Aledanno”, ma tutti i centri, grandi e piccoli, del Paese, da Lodi a Barletta- deve indurre Silvio Berlusconi, Angelino Alfano e Bobo Maroni a serie e meditate, oltre che urgenti, riflessioni.
Una prima considerazione : un partito, come il PDL, che fa parte del PPE, non può aspirare a conquistare i consensi e i voti dei moderati, quando subisce, e non contrasta, candidature di personaggi di estrema destra, come il vecchio e impresentabile Gentilini, notoriamente razzista, a Treviso, e di un ex missino, Alemanno, che non ha mai rinnegato gli anni turbolenti della militanza dura e pura nel neofascismo.
Seconda : nei Comuni, dove si è votato, il PD ha presentato candidati migliori, più radicati nelle rispettive realtà e più stimati. E a Roma Alemanno non ha soltanto perso, ma è stato travolto dall’insoddisfazione della capitale per i pessimi risultati della sua giunta, lambita anche da episodi di corruzione e di malaffare. Mentre al ligure Marino ha giovato la lontananza dai vertici del partito e la sua onestà.
Terza : il “governissimo”, in questo turno amministrativo, contrariamente alle previsioni e alle speranze degli avversari di Enrico Letta, ha favorito, nelle urne, il PD, nuocendo al PDL.
Quarta : il fenomeno dell’astensione dal voto va analizzato con attenzione, come ha invitato a fare Napolitano, e ha raggiunto i livelli più alti in grandi città, come Roma, dove si sono verificati scandali, come le ruberie dell’ex consigliere regionale “Batman”, Fiorito, PDL, ex Msi.
Quinta : Veltroni ha accusato l’ex Sindaco di Roma di “incapacità, scarso amore per la città e di aver perseguito interessi personali”. Un “calcione dell’asino”, che denota manzanza di stile del predecessore di Alemanno, che lasciò le casse del Campidoglio vuote e con vertiginosi debiti, dopo aver dissipato molti fondi per fantasmagoriche “notti bianche”, che lasciarono….in bianco le casse del Campidoglio.
Sesta : Quante volte abbiamo letto e sentito prevedere, dopo un’elezione sfavorevole al Cav. dell’imminente ritiro di Berlusconi. ? Puntualmente, è avvenuto anche stavolta. E su “la 7”, nello speciale di Chicco Mentana, qualcuno ha previsto che all’ex premier, come nuova leader del centro-destra, succederà la figlia, Marina, attuale Presidente di Mondadori. Invitiamo tutti a diffidare di tali “cazzullate”….
pietro mancini