Due giorni fa, nel consueto appuntamento domenicale ai microfoni di Radio Radicale, Marco Pannella ha alimentato ancora la polemica all’interno dei Radicali. All’inizio del programma ha infatti letto una lunga lista di personalità, più o meno note, che sosterranno i 6 referendum sulla
giustizia presentati dai Radicali (e gli altri, quelli sui diritti civili?).
Poi, subito dopo, ha aggiunto sarcastico, in polemica con le critiche che gli sono state mosse da alcuni dirigenti Radicali tra cui Michele De Lucia, tesoriere di Radicali italiani: “Questi sono, nel
silenzio generale, quelli che collaborano a ‘un’ignobile iniziativa’ – per i modi con i quali l’ho presa – secondo la dura e nobile dichiarazione del tesoriere di Radicali italiani, Michele De Lucia. Questi sono coloro che ci onerano, visto che è una iniziativa ignobile, Michele De Lucia, e onorano
invece noi tutti”.
De Lucia a dire il vero contesta il metodo della presentazione di questo pacchetto referendario, ma Pannella replica: “Noi liberali e radicali riteniamo che metodo e mezzi prefigurano i fini, perciò questa è la peggiore accusa che possa essere fatta perché è definitiva”. “Siccome dopo 10-15 anni di presenza fra di noi, il chiunque Pannella o il chiunque De Lucia va inteso bene, lui rimprovera un metodo ignobile a me che sono presidente di questo comitato, e a parte il fatto che il suo rimprovero è una balla e in questo caso una menzogna, rimprovera in una intervista questo metodo e questo strumento ‘ignobile’ che noi abbiamo usato contro i valori del Partito radicale”.
Alcuni dirigenti radicali assicurano su Twitter che all’interno del movimento non stanno affatto “volando gli stracci”, ma Pannella la pensa diversamente, evidentemente. Così alla fine della trasmissione ha fatto gli esempi di persone – anche da lui “nominate” – che non si sono rivelate all’altezza delle attese: a fianco di Daniele Capezzone, ex radicale passato al Pdl, ha inserito
proprio De Lucia, attuale tesoriere dei Radicali.
Se non sono stracci che volano, questi…