Fabrizio Barca non si candiderà alla segreteria del Pd. L’ex ministro della Coesione territoriale si sfila dalla battaglia e delude i tanti nel partito che vedevano in lui lo sfidante di sinistra alla probabile, anche se non confermata, candidatura di Matteo Renzi.
“Il mio viaggio non porta a una candidatura. Penso però possa essere d’aiuto che una persona che ha fatto istituzioni e che fa amministrazione, porti all’interno del Pd il mio pragmatismo e il mio essere di sinistra”, ha detto stamattina ospite di Agorà, su Rai tre.
Barca, che proprio ieri ha lanciato il blog sul suo tour in giro per l’Italia, si è detto favorevole alla corsa del sindaco di Firenze: “Credo che candidarsi alla segreteria di un partito sia una cosa importante perché si confrontano idee. Come si può non essere d’accordo che una figura come Renzi lo faccia? L’importante è che quando ci si candida a una segreteria lo si faccia dicendo cosa si vuole fare della propria organizzazione, perché una segreteria è proprio questo. Ben venga un confronto, purché non sia sulle persone ma sui contenuti”.
Ma la sua idea di partito è più vicina all’idea bersaniana di leadership collegiale, molto lontana dall’”uomo solo al comando” di ispirazione renziana: “Ognuno nel Pd ha ruoli diversi e ricordo che un’organizzazione funziona non se ha un solo capo, ma se ha una squadra. In ogni organizzazione almeno il 25 percento deve crescere”.
Così, anche se cresce il fermento in vista del congresso, lunedì si riunisce per la prima volta la commissione incaricata, non sono per ora molti i nomi in campo. E, pur non avendo ancora sciolto la riserva, quello del sindaco per ora resta il più forte. Dopo il passo indietro di Barca e Nicola Zingaretti, anche Sergio Chiamparino potrebbe scegliere di ritirarsi dalla gara se confermasse la volontà di parteciparvi il suo amico “Matteo”. Ed è per questo che nel fronte anti-Renzi del partito, ci si affanna per trovare un degno sfidante. Oggi su Repubblica, il dalemiano Gianni Cuperlo conferma la sua candidatura. Ma certamente non sarà la sola.