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Raffaello De Ruggieri e il potere del deep State

Com’è profondo il deep State! La burocrazia che sta alle spalle della politica è parte essenziale del funzionamento della cosa pubblica, tanto da far sorgere il dubbio se la politica sia fatta dai politici o dai burocrati. Noi di Telos A&S abbiamo approfondito questo argomento nel giugno del 2018 in un incontro dedicato al ruolo dell’alta burocrazia, organizzato in collaborazione con la Fondazione De Gasperi.

Il tema del potere degli uffici torna con la serie delle #IntervisteConISindaci del nostro mensile Primo Piano Scala c. Nel foglio di questo mese ne abbiamo parlato con il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri. Leggi qui. “Il sindaco è debole nell’ordinaria amministrazione del Comune. Come ha evidenziato Galli della Loggia, chiunque ricopra una carica politica elettiva, più che dirigere una macchina amministrativa spesso ne è diretto, nel senso che i dirigenti comunali hanno il potere di accelerare o rallentare, in alcuni casi perfino intralciare, la volontà di un sindaco o degli assessori […]. Che la politica abbia un potere praticamente nullo nel rapporto con la burocrazia è un dato di fatto ormai acclarato”.

Questo tema è stato recentemente affrontato nel libro “Io sono il potere. Le confessioni di un capo di gabinetto” raccolte da Giuseppe Salvaggiulo (Feltrinelli). Il capo di gabinetto in questione rimane rigorosamente anonimo, una scelta editoriale – oltre che di sopravvivenza professionale per l’autore della rivelazione – che contribuisce a far crescere la curiosità dei lettori su un tema, la burocrazia, considerato noioso per definizione.

Ma chi ha ricoperto cariche politiche sa che la burocrazia è tutt’altro che noiosa, perché può essere l’incarnazione del potere, se prende il sopravvento sulla politica, o la garante della democrazia, se rimane al suo fianco senza prevaricarla ma aiutandola a prendere le decisioni migliori. I sindaci camminano in equilibrio su questo filo sottile.


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