Stiamo affrontando un’emergenza sanitaria senza pari, è stata giusta la scelta di chiudere tutto per fermare i contagi. I risultati dal punto di vista sanitario li vedremo tra una settimana/10 giorni ed è importante che tutta Italia veda cosa è accaduto in Lombardia e convincersi che l’unica strada è l’isolamento totale come avvenuto nella zona di Vo e a Codogno.
In uno scenario di quarantena che richiama immagini del passato in tempi di guerra servono più che mai forze politiche responsabili e autorevoli capaci di fronteggiare non solo l’emergenza sanitaria ma anche quella economica che avrà una portata epocale e rischia di degenerare se non affrontata con la giusta prontezza e le giuste misure.
Per questo abbiamo messo in campo, scritto nero su bianco, un insieme di proposte concrete per fronteggiare il virus economico. Ci siamo confrontati con le categorie produttive, con i singoli commercianti, le imprese, le associazioni per rispondere tempestivamente alle loro esigenze e mettere in sicurezza stipendi e posti di lavoro perché non è possibile che ci siano persone o imprese a pagare più di altri: nessuno deve rimanere indietro, nessuno deve essere lasciato da solo. Deve ripartire l’economia reale ma non attraverso forme di mero assistenzialismo fine a se stesso, credo sia giusto sospendere Quota 100 e reddito di cittadinanza ma ci sarà tempo per discuterne.
Da liberali abbiamo sempre detto che lo Stato deve essere al servizio del cittadino senza però invadere le sfere della libertà: bene, questa è una di quelle volte in cui lo Stato deve essere presente, all’altezza dell’emergenza, intervenire, sostenere i cittadini parallelamente a un’azione responsabile e comunitaria da parte dell’Europa che non può pensare di affrontare la crisi economica che verrà con pistole scariche ed egoismi nazionali.
Sono convinto che mai come oggi serva unità e responsabilità, lo stiamo dimostrando ogni giorno lavorando instancabilmente per dare risposte, ma non possiamo non sottolineare quanto questo sia un governo debole, non all’altezza delle sfide che ha davanti. Passata la tempesta guardo al domani politico auspicando per l’Italia un approccio istituzionale, di alto profilo e di vera unità nazionale. Da ottimista quale sono voglio credere che l’Italia ritroverà le proprie basi autentiche: tornerà il tempo del merito, della competenza, dello studio, della ricerca, non dell’uno vale uno ma della conoscenza e del senso di responsabilità. Passata la tempesta tornerà il sereno, dopo giornate di preoccupazione tornerà la speranza e torneremo a correre.