E´ un Tremonti allegro quello che a braccetto con Gianni Letta spiega ai giornalisti i punti fondamentali della manovra appena approvata alle Camere e che – di fatto – mette in cantina la Finanziaria. Ok, se ne riparlerà a settembre, come su indicazione del Presidente Napolitano, ma la riforma di metodo (e merito) della manovra non ha precedenti in Italia e permetterà quest´anno di non vivere il solito “assalto alla diligenza” tipico della discussione della legge di Bilancio dello Stato.
Molti i punti nuovi nella manovra votata con la fiducia nei due rami del parlamento. Misure basate sui tagli alle spese (si impoveriscono le risorse dei Ministeri) e su agevolazioni per i più deboli, a cominciare dalla Robin Hood Tax, ma anche i 400 euro di bonus card che i cittadini meno abbienti potranno utilizzare per acquistare generi alimentari e pagare le bollette. La pressione fiscale non aumenterà, ma – in accordo con l´azione intrapresa dal Ministro Brunetta nella Pubblica Amministrazione – si andrà a tagliare il superfluo senza toccare le retribuzioni e con un occhio al potere d´acquisto dei salari.
Giulio Tremonti ha inoltre dichiarato che “l´Italia può farcela ad uscire dalla crisi”. Che il paese ha delle forze che devono essere utilizzate e che in Economia non si pò essere pessimi nè ottimisti, ma semplicemente ´realisti´ ed è quello che il Governo si è impegnato ad essere, ´sanamente realista´.
Non c´è che dire, oggi sembra proprio essere il T-Day, e come dare torto al Giulio….sempre più un Cesare?