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Ingroia, Orlando e Landini. Cosa si muove a sinistra del Pd

C’è il fermento pre-congressuale del Partito Democratico. Ma non solo. Anche l’universo a sinistra del Pd prova a riorganizzarsi in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.

Ingroia 100% politico con Azione civile

Dopo un esordio politico da dimenticare con Rivoluzione Civile alle scorse politiche, Antonio Ingroia riparte con Azione Civile. L’ex pm, ora che ha lasciato la toga, è concentratissimo nella sua nuova vita da politico al 100% e ha dato appuntamento per sabato prossimo al Centro Frentani di Roma per la prima assemblea nazionale del movimento. Ingroia strizza l’occhio ai 5 Stelle ribelli perché, ha detto ieri a Cagliari, “Grillo e Casaleggio hanno portato questo movimento in una situazione di isolamento e autoreferenzialità  e io confido in quei parlamentari e soprattutto nei tanti militanti ed elettori che credono che invece il movimento debba confrontarsi e uscire dall’angolo”. Se questo succederà, secondo il leader di Azione Civile, si potrà formare un ampio fronte ”nella diversità di ciascuno”. Precisando: ”Io non voglio fare un’operazione di marketing nei confronti dei dissidenti del Movimento Cinque Stelle”, quello che vorrebbe è ”creare un fronte ampio e civile. Noi siamo a disposizione”.

I ribelli dell’Idv e il “Movimento 139”

A proposito di ribelli, gli ex Idv Felice Belisario, Leoluca Orlando e Carlo Costantini sono impegnati a creare un nuovo contenitore, “Movimento 139” (come gli articoli della Costituzione). Sabato dal teatro Capranichetta, per l’incontro dall’eloquente titolo “Punto di partenza”, hanno parlato di un “movimento orizzontale e collegiale, nel centrosinistra, di ispirazione liberal-riformista” che coinvolga sindaci, assessori, consiglieri, esponenti della società civile in tutta Italia, ma in particolare nel centro e nel sud e hanno proposto primarie aperte per eleggere l’assemblea costituente del Movimento.

La sinistra di Vendola, Fassina, Ferrero e Landini

Prove generali di nuovo partito anche all’assemblea promossa dall’Associazione per il rinnovamento della sinistra alla Camera, sabato scorso. “La ricostruzione della sinistra passa attraverso una rigenerazione ideale e morale che non può essere fatta di affermazioni di buona volontà ma di comportamenti da stabilire in comune e da seguire convintamente”, si legge nel documento da cui è partita la discussione.

Tra i partecipanti, esponenti a sinistra del Pd come Gianni Cuperlo e Stefano Fassina, il leader di Sel Nichi Vendola e il segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero.

Pure il segretario della Fiom Maurizio Landini avrebbe dovuto prendere parte all’iniziativa ma anche se non ha potuto per sopraggiunti impegni, il suo programma, lanciato all’assemblea Fiom dello scorso 19 maggio a braccetto con Stefano Rodotà, Gino Strada, Marco Travaglio e Giancarlo Caselli, potrebbe essere una buona base per la nuova sinistra sognata dai partecipanti al convegno e non solo.



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