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India, il monsone provoca mille morti

Sono almeno mille, secondo le prime stime delle autorità, le vittime delle torrenziali piogge monsoniche che stanno devastando l’India del Nord. Villaggi e città vengono spazzati via dalla violenza delle acque, così come le migliaia di persone che ci abitano. Diecimila soldati sono schierati, con l’aiuto degli elicotteri, per recuperare le persone rimaste bloccate dalle acque e dal fango. I due stati più colpiti sono l’Uttarakhand e dell’Himachal Pradesh, dove le precipitazioni sono state quattro volte e mezzo superiori alla norma di questo periodo dell’anno.

Migliaia di turisti e pellegrini sono rimasti bloccati nelle zone inondate: l’Uttarakhand è famoso come la “terra degli dei”, ci sono molti templi e santuari indu sulle montagne. Tra le persone rimaste bloccate c’è la star del cricket Harbhajan Singh, che era in pellegrinaggio Sikh ma si è dovuto rifugiare in una stazione di polizia. Il monsone ha colpito tutta l’India, anche la capitale Delhi, dove il fiume Yamuna ha toccato i livelli record raggiunti nel 1978. (immagini Afp)

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