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Spioni cinesi a Bruxelles. Ecco chi è stato pizzicato

Nuovi indizi di spionaggio cinese in Europa. Fraser Cameron, ex diplomatico britannico, ed ex funzionario della Commissione europea, direttore del think tank Eu-Asia Centre a Bruxelles, è indagato dai servizi segreti del Belgio per avere trasmesso informazione sensibile al governo della Cina. L’uomo ha respinto le accuse e considera “assurda” l’inchiesta sui suoi presunti contatti con due giornalisti cinesi accreditati a Bruxelles.

La vicenda è molto complessa. “Non è chiaro dove potrebbe portare l’indagine – si legge sul sito Politico -, poiché le accuse a cui potrebbe essere sottoposto non erano specificate e lo spionaggio – che è stato citato dai funzionari belgi – non è considerato un crimine ai sensi della legge belga”.

L’ufficio del Procuratore federale del Belgio ha deciso di indagare Cameron sulla base dell’inchiesta sulla sicurezza dello Stato belga, che ha ritenuto sospette le attività di Cameron, considerando che potrebbero rappresentare un rischio per i funzionari europei, anche se non hanno specificato su quale aspetto.

Ai giornalisti di Politico, Cameron ha confermato di avere “un’ampia gamma di contatti cinesi nell’ambito dei miei doveri con il Eu-Asia Centre, e alcuni di essi possono avere una doppia funzione”. Ma ha sottolineato di essere in pensione da 15 anni dall’impiego come funzionario della Commissione europea, e di non avere accesso ad informazioni sensibili.

Al quotidiano francese L’Avenir ha confermato che il suo think tank riceve una “piccola sovvenzione annuale” dalla missione diplomatica cinese presso l’Unione europea, destinata a sostenere le spese di organizzazione di eventi che riguardano i rapporti tra Cina ed Europa. E ha sottolineato che nelle recenti attività del Eu-Asia Centre sono stati invitati molti critici nei confronti dei cinesi.

“I funzionari della sicurezza belga affermano che le attività sospette andavano avanti da diversi anni – prosegue Politico -, ma non avrebbero detto se ciò includesse il periodo di Cameron alla Commissione europea, prima del suo ritiro nel 2006. Un funzionario della Commissione, parlando w condizione di anonimato, ha detto che Cameron era noto per essere ‘molto vicino a Pechino’”.

Tuttavia, in Belgio lo spionaggio non è classificato come reato. I pubblici ministeri chiedono da tempo un aggiornamento della normativa, che risale agli anni ‘30. Secondo Politico, questo significa che “i pubblici ministeri potrebbero dover identificare altri reati se vogliono sporgere denuncia, cosa che è accaduta nel caso dell’ex diplomatico belga Oswald Gantois. Indagato per aver divulgato informazioni ai servizi segreti russi nel corso della sua carriera, è stato condannato nel 2018 per associazione illegale con lo scopo di commettere un falso”. Farà la stessa fine Fraser Cameron?

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