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#GiornatadellaMarina. Una forza armata più moderna per le sfide del futuro

È la Giornata della Marina militare, inevitabilmente in tono minore rispetto agli anni passati a causa del Covid-19, ma comunque vivace nel riempire le pagine social di unità navali, video celebrativi e immagini storiche. Un compleanno tutto all’insegna del servizio al Paese, anche durante l’emergenza pandemia.

LA FESTA DELLA MARINA

In mattinata, senza pubblico, palazzo Marina a Roma ha ospitato la cerimonia presieduta dall’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo di Stato maggiore da circa un anno, con il ministro Lorenzo Guerini, il sottosegretario Giulio Calvisi e il capo di Stato maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli. Nel pomeriggio, per il tanto pubblico affezionato alla Forza armata ci sarà una visita a bordo di Nave Vespucci, chiaramente virtuale, sul web per evitare assembramenti. Poggiata sull’esperienza di secoli di storia di navigazione, la Regia Marina vide formale istituzione nel 1861, con la nascita stessa del Regno d’Italia. Si festeggia il 10 giugno in ricordo di quando, nel 1918, al comando di Luigi Rizzo realizzò a Premuda la “perfetta impresa”, arrecando un colpo determinante alla forze navali austro-ungariche e contribuendo così alla conclusione vittoriosa dell’Italia nel primo conflitto mondiale.

LE PAROLE DI MATTARELLA

Da allora, è rimasta una delle colonne delle capacità di Difesa del Paese, una Penisola con vocazione marittima nel Dna. “Le unità della Marina militare, componente qualificata del sistema interforze della Difesa nazionale, assieme ai mezzi della Guardia costiera, assicurano, in coerenza con gli indirizzi di Parlamento e governo, la libertà di navigazione, la salvaguardia della vita umana in mare, la sicurezza delle nostre coste, fornendo un contributo fondamentale non solo all’ordinato svolgimento della vita del nostro Paese, ma anche alla garanzia di una condizione di pace e cooperazione dell’intera comunità internazionale”, ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Lo testimoniano – ha aggiunto – le attività del personale e dei mezzi impegnati nelle operazioni di contrasto alla pirateria, ai traffici illeciti, al terrorismo internazionale, che garantiscono presenza e sorveglianza nei mari vicini al nostro Paese e anche in quelli più lontani, fondamentali per la tutela degli interessi comuni, nell’ambito delle missioni decise dalla comunità internazionale”.

IL CONTRIBUTO CONTRO IL COVID…

“Meritano grande apprezzamento il contributo del personale sanitario e del San Marco, nonché i mezzi messi a disposizione sin dal primo momento che, ancora oggi, operano instancabilmente al fianco delle strutture pubbliche e della Protezione civile”, ha rimarcato il Capo dello Stato. “Anche in questo frangente – ha detto il presidente – le donne e gli uomini della Marina militare hanno confermato di costituire una riserva e un patrimonio preziosi sui quali la Repubblica può contare”. Per l’emergenza, la Forza armate ha messo in campo 20mila unità nell’ambito del dispositivo della Difesa.

… E IL RUOLO DELLA MARINA

Si sommano agli impegni tradizionali. Nel Mediterraneo, nell’Oceano Indiano, nel Golfo Persico, nel Golfo di Guinea e nel Mar Artico la Marina è presente. Oggi, ha detto il ministro Lorenzo Guerini nel suo messaggio al personale della Forze armata, “la Marina Militare è una componente fondamentale dello strumento militare nazionale, capace di integrarsi efficacemente in dispositivi interforze, interministeriali e internazionali fino ad assumerne la leadership, grazie al proprio personale altamente qualificato, alla versatilità strategica delle sue unità e all’altissimo livello di prontezza e autonomia logistica”.

LA CENTRALITÀ DEL MEDITERRANEO (ALLARGATO)

“Elevata tecnologia delle piattaforme e spiccata professionalità degli equipaggi sono fattori che, oggi come ieri, risultano fondamentali in uno scenario geopolitico strettamente interconnesso e, quindi, vitali nella tutela degli interessi nazionali dell’Italia vista la sempre maggiore importanza della marittimità sia dal punto di vista energetico che commerciale”, ha rimarcato il titolare della Difesa. Un riferimento anche agli impegni all’estero per le Forze armate italiani. Inizia domani al Senato l’iter parlamentare per il decreto missioni 2020, che conferma pressoché tutti gli sforzi dell’anno precedente aggiungendone di nuovi. Tra questi, c’è il contributo alla missione aeronavale Irini dell’Ue per l’embargo sulla Libia, ma anche un nuovo impegno nel Golfo di Guinea per due unità navali. “Nell’attuale, particolarmente complesso contesto internazionale – ha detto Guerini – la Marina continua a dare un prezioso contributo alla sicurezza e alla stabilità, a vantaggio del Paese, dell’Europa e dell’intera comunità internazionale”.

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