Skip to main content

Quanto peseranno i funerali di Floyd nelle elezioni Usa? Il punto di Gramaglia

Si svolgono oggi a Houston i funerali di George Floyd, il nero di 46 anni ucciso dalla polizia dopo un arresto a Minneapolis il 25 maggio. George sarà sepolto accanto alla madre, Larcenia Floyd. L’elogio funebre sarà tenuto dal reverendo Al Sharpton, uno dei leader della comunità nera Usa.

Le proteste per l’uccisione di Floyd sono proseguite anche la notte scorsa, in modo pacifico, sia pure in meno città e con minore partecipazione che nelle notti precedenti. Ma la vicenda sembra segnare uno spartiacque nella campagna verso l’Election Day il 3 novembre. La frustrazione dei neri rischia di essere alimentata da nuovi episodi: c’è un video che documenta un’altra uccisione d’un nero a opera d’un poliziotto nel New Jersey.

Il candidato democratico alla Casa Bianca Joe Biden ha ieri incontrato, per oltre un’ora, i familiari di Floyd a Houston, sua città natale. In un’immagine pubblicata sui social, Biden è con l’avvocato della famiglia Ben Crump, lo zio della vittima Roger Floyd e un parlamentare democratico Cedric Richmond, tutti con la mascherina. L’ex vice-presidente di Barack Obama ha anche registrato un videomessaggio che sarà diffuso durante la cerimonia funebre, cui non sarà presente. Biden “ha ascoltato, sentito la pena dei familiari e condiviso il loro dolore”, ha riferito l’avvocato Crump.

In un ultimo sondaggio Cnn, Biden stacca Donald Trump di 14 punti, un margine che non aveva mai avuto: 55% a 41%, rispettivamente il livello più alto e più basso nei rilevamenti della all news. Il 38% approva l’operato del presidente, il 57% lo boccia: è il peggior rating dal gennaio 2019, analogo a quello che a questo punto avevano Jimmy Carter e George H.W.Bush quando non furono poi rieletti. La Cnn rileva che Biden ha raggiunto un livello mai toccato da Hillary Clinton, toccando almeno il 50% in tre sondaggi dell’ultima settimana (Abc News/Washington Post, Monmouth University and Npr/Pbs NewsHour/Marist College). Nel giugno 2016, Clinton aveva una media del 42% e in nessun sondaggio aveva toccato il 50%.

Trump liquida con un tweet i dati negativi: “I sondaggi della Cnn sono falsi come le loro notizie. Stessi numeri, e peggio, contro la corrotta Hillary. I dem distruggeranno l’America!”. Ma il magnate ha fretta di riprendere i comizi elettorali e, secondo Axios, vuole farlo entro due settimane. La sua campagna sta vagliando dove e come organizzare gli eventi e quali misure di sicurezza prevedere. “Gli americani sono pronti a tornare in azione, così come il presidente Trump”, sostiene il campaign manager Brad Parscale. “Le manifestazioni saranno enormi. Vedrete di nuovo il livello di folle e di entusiasmo che ‘Sleepy’ Joe Biden può solo sognare”, aggiunge.

Ma l’economia e la pandemia continuano a essere fonte di preoccupazione. Il deficit federale Usa s’avvicinerà ai 2.000 miliardi di dollari per l’anno fiscale 2020, secondo il Congressional Budget Office, l’organismo indipendente che fornisce analisi economiche al Congresso: il deficit ha toccato i 1.900 miliardi nei primi otto mesi dell’esercizio. A pesare sui conti sono le misure anti-recessione.

E, fronte coronavirus, i dati della John Hopkins University indicano che ieri ci sono stati neppure 500 morti – un dato relativamente basso -, ma sempre circa 20 mila contagi: alla mezzanotte sulla East Coast, i decessi complessivi erano 110.990 e i contagi quasi 1.961.000.

Biden twitta: “Siamo di fronte ad una delle più grandi sfide della nostra storia e Trump si sta dando da solo una pacca sulla spalla. Non ha idea di cosa stia realmente succedendo nel Paese… È tempo per lui di uscire dal bunker e guardarsi intorno…”. L’ex vice di Obama fa riferimento al bunker sotto la Casa Bianca dove Trump si sarebbe rifugiato la scorsa settimana, mentre fuori le proteste erano particolarmente turbolente.

Il presidente ha declassato l’episodio a una sua “ispezione” al bunker sotterraneo, ma il segretario alla Giustizia William Barr, un suo fedelissimo che ogni tanto incespica sulle parole, lo ha smentito in un’intervista alla Fox News: “Le cose andavano così male che il Secret Service ha raccomandato che il presidente andasse giù nel bunker”, ha dichiarato.

La speaker della Camera Nancy Pelosi e il leader dei democratici al Senato Chuck Schumer chiedono di rimuovere le barriere erette intorno alla Casa Bianca e “l’immediata riapertura” dell’antistante Lafayette Square, “che è stata a lungo un luogo dove gli americani possono radunarsi per esercitare liberamente i loro diritti costituzionali nella stretta vicinanza della Casa Bianca”.

La recinzione intorno alla Casa Bianca è stata trasformata dai manifestanti in un memorial, dedicato a Floyd, ad altri afro-americani vittime della polizia e al movimento Black Lives Matter: foto, disegni, cartelli con gli slogan della protesta.

E una nuova minaccia si profila per il magnate presidente: John Bolton, l’eccentrico diplomatico, ex consigliere alla sicurezza nazionale, sfida la Casa Bianca. Pur non avendone avuto il via libera, Bolton intende pubblicare il suo libro “The Room Where It Happened: A White House Memoir”, che uscirà il 23 giugno. Il volume racconta la sua esperienza alla Casa Bianca e conterrebbe la versione di Bolton del Kievgate, la vicenda che portò al processo per impeachment del presidente, uscitone assolto. Bolton non ebbe mai l’occasione di dire la sua al Congresso, perché Trump e i repubblicani glielo impedirono.

(Usa2020)

×

Iscriviti alla newsletter