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L’ennesimo colpo di Maduro contro la democrazia del Venezuela

Il procuratore generale del Venezuela, Tarek William Saab, ha informato che presenterà un ricorso alla Sala Costituzionale del Tribunale Supremo della Giustizia denunciando il partito politico Voluntad Popular come “organizzazione terroristica”. L’accusa si basa nell’interpretazione di due articoli della Legge Organica contro la Delinquenza Organizzata e il Finanziamento al Terrorismo.

La formazione politica nel mirino di Saab e del regime venezuelano è stata fondata dal leader dell’opposizione e prigioniero politico Leopoldo López. Ora Voluntad Popular sostiene il presidente del Parlamento venezuelano e presidente ad interim Juan Guaidó. Secondo Saab, Voluntad Popular incentiva la violenza nel Paese, per cui deve essere eliminato come partito e indicato come “organizzazione criminale con obiettivi terroristici”. A sostenere la richiesta ci sarebbero prove di notorietà pubblica. Il riferimento è all’Operazione Gedeon, il presunto tentativo di invasione del 4 maggio nelle coste del Venezuela.

Da quanto si legge sul sito della Cnn, il procuratore crede che Voluntad Popular cerca un cambiamento di governo per “via dell’implosione sociale” e ha finanziato il piano di colpo di Stato contro Maduro a inizio mese.

Il partito Voluntad Popular respinge ogni accusa, sottolineando che è il regime di Maduro invece ad essere “indagato e accusato a livello internazionale per terrorismo e narcotraffico, chi ha legami con le Farc, Eln e Hezbollah, nonché con cartelli della droga, e sta trasformando il Venezuela in promotore di terrorismo internazionale”. Con un tweet e un comunicato, il partito segnala che questo non è soltanto un attacco contro la formazione politica, ma è un attentato contro tutte le organizzazioni politiche del Venezuela perché l’obiettivo finale sarà imporre un partito unico nel Paese. Tuttavia, assicura, nessuno potrà fermare gli ideali di libertà di Voluntad Popular.

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