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Ecco come Giorgetti rassicura Ue e Usa. Parlando al Wsj

Con un’intervista al Wall Street Journal, giornale di proprietà di Rupert Murdoch e tra i pochissimi big dell’editoria statunitense che il presidente Donald Trump ritiene non ostile, Giancarlo Giorgetti si conferma l’uomo chiave dei rapporti internazionali della Lega, in particolare di quelli atlantici e con la Germania di Angela Merkel.

Il vicesegretario federale della Lega, definito dal Wall Street Journal un “conservatore moderato”, apre a un governo di unità nazionale chiedendo un “momento di tregua istituzionale con le migliori risorse del Paese in campo e solo dopo le elezioni”. Infatti, “come democratico”, si dice convinto che il voto rappresenti “sempre una cosa positiva, ma questa non è una situazione normale”, aggiunge Giorgetti: gli aiuti del governo “sono morfina distribuita alla popolazione, qualcosa che può anche avvelenare una campagna elettorale”. 

Il giornale statunitense sembra individuare in Giorgetti l’alternativa al leader leghista Matteo Salvini. Lo fa riportando come, nella situazione attuale di emergenza per pandemia, i consensi attorno al premier Giuseppe Conte siano cresciuti, e sia apparso come “una figura rassicurante a italiani nervosi”, mentre sono scesi quelli della Lega di Salvini, che, però, insieme alla coalizione di centrodestra, vincerebbe comunque le elezioni se si tenessero ora le politiche anticipate. 

Giorgetti come garante del rapporto atlantico ma anche del posizionamento italiano in Europa: è il ritratto che emerge dall’articolo del Wall Street Journal. “La possibilità per l’Italia di uscire dall’euro esiste in teoria, ma non esiste in pratica. Il debito pubblico italiano è nelle mani dei suoi detentori che proclamerebbero immediatamente il default dell’Italia”, dice cercando, da responsabile Esteri della Lega, di mettere ordine alle ambiguità sul tema mostrate in passato. A giudizio di Giorgetti, l’Italia deve vincere il suo complesso di inferiorità e combattere per la tutela dei suoi interessi nazionali dentro l’Eurozona come fa la Germania, commenta il Wal Street Journal. “Ho un’idea chiara su da che parte stiamo: Europa. Ma non possiamo essere europei che si limitano a sopportare le decisioni prese da altri”, spiega il nome tutelare della Lega (Nord).

 

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