Un rinvio dell’aumento Iva di tre mesi appena, per di più finanziato in larga parte con un aumento degli acconti dovuti a novembre sulle imposte sul reddito, è una misura che mette molta più preoccupazione, per quello che evidentemente il Governo non può o non vuole fare (tagliare la spesa) di quanta soddisfazione metta per quello che è stato fatto (rinviare l’aumento dell’Iva).
Sarebbe ora che il Governo, cui pure continueremo a dare il nostro leale appoggio, cominciasse a far trasparire con maggiore generosità di dettaglio i progetti a medio termine che, in questa difficile fase, giustificherebbero e renderebbero allora per certi versi addirittura auspicabile il ricorso momentaneo a veri e propri giochi delle tre carte per assecondare la parte capricciosa del Pdl cui piace tanto giocare a “bandiera”.
Pdl che, per altro, sarebbe ora che la smettesse di votare insieme a noi mozioni in cui si chiede giustamente di spostare il prelievo fiscale dalle persone alle cose, se poi nei fatti continua ad anteporre Iva e Imu agli interventi sui redditi di lavoro e sull’Irap.
Noi di Scelta Civica vogliamo capire una volta per tutte se questa inedita politica dei rinvii fiscali multipli fa parte di una strategia per la sopravvivenza del Paese o soltanto per la sopravvivenza del Governo: la differenza tra guadagnare tempo e perderlo sta tutta qua.
Enrico Zanetti
Deputato Scelta Civica e Vicepresidente Commissione Finanze