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Lapo e Italia Independent Group. Tutti i numeri dell’Ipo e i conflitti di Intesa

Lapo Elkann, insieme con l’amico di sempre Andrea Tessitore, ha portato in Borsa la sua Italia Independent Group, società a capo di un gruppo attivo nel mercato dell’occhialeria e della comunicazione. Il debutto in Borsa, avvenuto venerdì 28 giugno, si è concretizzato grazie al collocamento presso gli investitori istituzionali di 525mila azioni ordinarie, di cui 425mila in arrivo da un aumento di capitale e 100mila messe in  vendita dagli attuali azionisti della società.

L’azionariato prima e dopo l’Ipo

Prima dell’operazione, Elkann era titolare del 64% del capitale sociale di Italia Independent Group, mentre Andrea Tessitore, che ricopre il ruolo di amministratore delegato, aveva in portafoglio l’11,13%, Mario Ginatta un altro 11,7%, Giovanni Accongiagioco e Alberto Fusignani un 4,49% a testa, e Pietro Peligra il 4,19 per cento. Dopo il collocamento dei titoli, il fratello più piccolo del presidente di Fiat è sceso al 48,8%, mentre Tessitore è passato all’8,48%, Ginatta all’8,92%, Fusignani e Accongiagioco al 3,43%, Peligra al 3,19% e il restante 23,76% è ora sul mercato (flottante). L’operazione di sbarco in Borsa, ha spiegato la società, ha generato una domanda complessiva di oltre tre volte il quantitativo offerto e proveniente per circa il 60% da investitori italiani e per il restante 40% dall’estero. I soci venditori (cioè tutti) hanno poi concesso ai joint global coordinator dell’Ipo una opzione per l’acquisto, al prezzo di collocamento, di un altro 15% delle azioni offerte in sede di Ipo. In caso di esercizio totale di tale opzione, cosiddetta di over allotment, gli azionisti dovrebbe diluirsi leggermente (Elkann dovrebbe ulteriormente ridimensionarsi al 46,52% e Tessitore all’8,09%).

Il prezzo e la valutazione secondo il Sole 24 ore “rotonda”

Il prezzo di Ipo è stato fissato in 26 euro per azione. Un valore che, come sottolineava il Sole 24 Ore del 27 giugno, giorno di vigilia del debutto sull’Aim, implica una capitalizzazione complessiva di 57 milioni di euro, ossia circa 20 volte il margine operativo lordo del 2012. “Un valore – scriveva il quotidiano economico in un “parterre” – decisamente rotondo, tanto più se lo si confronta con le ultime Ipo o con i numeri di quello che, per certi aspetti seppure con dimensioni decisamente diverse, potrebbe essere considerato il suo competitor: Luxottica. Conti alla mano – aggiunge il Sole 24 Ore – il colosso dell’occhialeria oggi quota 13,8 volte l’ebitda del 2012″. Insomma, la valutazione attribuita a Italia Independent Group sarebbe persino maggiore di quella del colosso dell’occhialeria della famiglia Del Vecchio. Ciononostante, va rilevato come la prima seduta di quotazione si sia chiusa in grande spolvero, con le azioni in forte rialzo del 16,15%, a quota 30,20 euro.

Cosa farà il gruppo del denaro dell’Ipo

In occasione dell’incontro con la stampa che si è tenuto in Borsa nel primo giorno di quotazione, l’ad Tessitore ha spiegato che i proventi dell’Ipo, pari a 13,65 milioni, saranno utilizzati “per aprire tra i quattro e i sette monomarca nei paesi in cui abbiamo deciso di investire in maniera diretta e per l’acquisto delle quote di minoranza”. Va infatti ricordato che Italia Independent Group controlla la omonima Spa attiva nell’occhialeria, core business del gruppo, non al 100% ma al 72,5 per cento.

Il conflitto di interesse di Intesa Sanpaolo

Il documento di ammissione all’Aim, consultato da Formiche.net, stila la lista – come sempre avviene per tutte le Ipo – di una serie di rischi possibili che l’investitore potrebbe correre. Tra questi, a pagina 29 del documento, si segnala un possibile conflitto di interessi. “Banca Imi – si legge – società appartenente al gruppo bancario Intesa Sanpaolo, che ricopre il ruolo di joint global coordinator e di joint bokrunner nell’ambito del collocamento istituzionale, si trova in una situazione di conflitto di interessi in quanto percepirà, in relazione ai ruoli assunti nell’ambito di tale collocamento, commissioni calcolate in percentuale sul controvalore delle azioni oggetto di collocamento”. Ebbene, nel contempo, aggiunge il documento, “il gruppo Intesa Sanpaolo ha in essere alla data del 13 giugno 2013 rapporti creditizi nei confronti di Italia Independent Group per per 1,7 milioni di euro di accordato e circa 557.000 mila euro di utilizzato e rientrerà di parte dei finanziamenti con i proventi derivanti dal collocamento”. Non solo: la società di Lapo Elkann ha inoltre in essere con il Gruppo Intesa Sanpaolo un leasing immobiliare per una quota residua di 909.000 euro.

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