Il “credo” delle Forze armate nel video realizzato per il 4 novembre
“Credo nel mio Paese e nella sua gente. Credo nell’impegno e nel coraggio. Credo nell’alzare lo sguardo e nel valore dell’altro. Credo nel domani e nell’Italia che spera. Perché siam popolo. Unito sotto una sola bandiera. Forze Armate: io ci credo”. È questo il messaggio del video istituzionale del ministero della Difesa, guidato da Lorenzo Guerini, per il 4 novembre, Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze armate. È pronunciato da un soldato che rinnova al Tricolore il suo personale e profondo “Credo”, ripensando ai valori in nome dei quali agisce.
Per le celebrazioni di quest’anno, inevitabilmente ridotte causa Covid-19, palazzo Baracchini ha scelto un’ideale alzabandiera in staffetta da Esercito, Marina militare, Aeronautica militare, Carabinieri e Guardia di finanza, per stressare ulteriormente la prospettiva unitaria e interforze, la stessa ribadita ieri dal Consiglio supremo di Difesa riunito al Quirinale dal presidente Sergio Mattarella.
Piccoli frammenti raccontano così le varie attività delle Forze armate. Dai teatri operativi di Iraq e Afghanistan arrivano le immagini dei militari dell’Esercito italiano impegnati nella lotta al terrorismo. Da Nave San Giusto della Marina militare ci sono gli aiuti inviati dall’Italia al Libano in seguito all’esplosione nel porto di Beirut. Con l’Aeronautica Militare si vola in Kuwait nell’ambito del contributo nazionale alla Coalizione globale anti-Isis, ma anche sul trasporto in biocontenimento effettuato spesso nel corso dell’emergenza pandemica. Con l’Arma dei Carabinieri ci si muove in emozionanti immagini che li vedono impegnati nelle zone terremotate del centro Italia, mentre la Guardia di Finanza porta sulle cime delle Dolomiti per un recupero ad alta quota.
Attività che celebrano le Forze armate nella loro Giornata nazionale. Erano le 12:00 del 4 novembre 1918, quando il comandante supremo dell’Esercito italiano, il generale Armando Vittorio Diaz rilasciava il bollettino di guerra n. 1268, meglio conosciuto come bollettino della vittoria: “l’Esercito austro-ungarico è annientato”. A 101 anni da allora, è ancora un giorno di festa. Fu il re Vittorio Emanuele III, con il regio decreto 1354 del 23 ottobre 1922, a stabilire che “il giorno 4 novembre, anniversario della nostra vittoria, è dichiarato festa nazionale”. Già un anno prima intanto, il 4 novembre 1921, era avvenuta la solenne tumulazione del milite ignoto presso l’Altare della Patria a Roma, luogo presso cui ancora oggi si reca a rendere omaggio il presidente della Repubblica.
Da quel lontano 1922, oggi è il Giorno dell’Unità nazionale e la Giornata delle Forze armate, festività che ha attraversato tutte le fasi della storia italiana dal primo dopo guerra. Celebrata con forti tinte nazionaliste durante il ventennio fascista e quasi dimenticata dopo la Seconda guerra mondiale, tale festività è stata ridimensionata negli anni 70 secondo uno spirito di risparmio che la rese “festa mobile”. È stato nei primi anni 2000 senza dubbio il presidente Carlo Azeglio Ciampi a ridare lustro a questa giornata carica di valore simbolico ed emotivo. Quest’anno assumerà una tinta nuova nei giorni difficili della seconda ondata da Covid-19. Ancora una volta le Forze armate sono al fianco dei cittadini.