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Forza Italia e Democrazia cristiana. Una ricostruzione è possibile

Silvio Berlusconi è deciso a ricostruire Forza Italia e gli ex AN la vecchia Destra nazionale della fiamma tricolore, con l’ostracismo all’odiato “traditore” Gianfranco Fini.

E, allora, finalmente: liberi tutti!

Noi che, da anni predichiamo la necessità di ricostruire in Italia il partito dei democratici cristiani, non possiamo che applaudire alla nuova situazione destinata a riaprire un forte movimento di scomposizione e ricomposizione tra tutte le forze politiche .

E, se il PD, come sostiene Sergio Cofferati, con molta coerenza, sente il desiderio di collocarsi stabilmente nell’area del PSE e il Cavaliere a ricostruire il “sogno” di Galan e amici del 1994, a tutti i “DC non pentiti” non resta che ricomporre le fila con quanti nel centro, a destra, a sinistra e nella vasta area degli scontenti e disillusi, sono interessati a riportare in campo i valori dei democratici cristiani.

Senza lo sguardo rivolto all’indietro, ma convinti che la più avanzata e intelligente lettura dei fenomeni collegati alla globalizzazione, è ancora una volta quella offerta dalla dottrina sociale della Chiesa con l’enciclica “Caritas in veritate”, intendiamo ricostruire una cultura politica che sappia collegarsi con quanti, di altra identità, sono interessati a condividere con noi la proposta di costruzione della sezione italiana del Partito Popolare Europeo.

Il tempo della contrapposizione tra berlusconiani e antiberlusconiani, che ha caratterizzato i vent’anni perduti della seconda repubblica, è inevitabilmente scaduto. Pensare di farlo sopravvivere con cosmesi ridicole o, peggio, con anacronistiche eredità dinastiche di corto respiro, è definitivamente morto e sepolto.

Abbiamo nei giorni scorsi data vita all’associazione politico culturale “ Democrazia Cristiana”; apriremo immediatamente il tesseramento e, ovunque possibile, i circoli culturali di partecipazione politica, per celebrare con tutti gli iscritti, secondo la regola aurea della democrazia : “ una testa un voto”, il congresso di rifondazione della DC, nella giornata per noi cattolici ricca di significato religioso e culturale, dell’8 Dicembre prossimo.

Attraverso incontri regionali prepareremo la nuova Camaldoli dei cattolici italiani, da cui scaturirà il nostro programma politico per le elezioni europee 2014 e per offrire risposte adeguate alla grave crisi politica, economica, sociale, culturale e morale in cui è caduta l’Italia.

Ai “Liberi e Forti” che sentono come noi l’urgenza di questo impegno, chiediamo di sostenere con entusiasmo il nostro sforzo, per dare una nuova prospettiva, soprattutto alle nuove generazioni alle quali non è lecito rubare le loro speranze.



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