Stati Generali M5S, no scissione. Di Battista: “Pronto a tornare”
Roma, 16 nov. (askanews) – Si sono chiusi gli Stati generali del Movimento 5 stelle, con lo spettro della scissione che al momento resta lontano. Alessandro Di Battista, nel suo atteso intervento alla plenaria finale trasmessa in streaming, si è detto pronto a tornare in prima linea e ha dettato le sue condizioni, definite “garanzie”, tra cui la revoca della concessione di Autostrade ai Benetton e il no alla deroga sulla regola del doppio mandato per parlamentari e consiglieri regionali; tutte cose sulle quali il M5S ha comunque mantenuto la linea in Parlamento e nel Governo negli ultimi mesi. Luigi Di Maio, infatti, gli ha replicato ribadendo la conferma della norma sul doppio mandato e ha sollecitato un M5S di respiro internazionale, entrando in “una grande famiglia europea”. Un intervento il suo, molto istituzionale.
Il più duro è stato Roberto Fico, convinto assertore del rapporto stabile con il centrosinistra, che ha attaccato “le cordate, le correnti e i personalismi” come strumenti da “vecchia politica”. L’evento in streaming non ha scaldato troppo gli animi. Assenti Davide Casaleggio e Beppe Grillo che non ha inviato alcun video. Sulla piattaforma Rousseau si cercherà un accordo anche economico, probabilmente, ma con l’apertura delle sedi e il finanziamento dell’attivismo sul territorio.
Vito Crimi, capo politico reggente del Movimento, nel saluto finale ha detto che a breve ci sarà il voto degli iscritti sul documento di sintesi dei lavori. Poi la modifica allo statuto, con l’organo collegiale che sostituirà il capo politico; infine il voto per eleggerne i componenti.
Anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha inviato un messaggio, motivando le decisioni “sofferte e difficili” prese negli ultimi tempi spesso lontane dalla linea politica della campagna elettorale che hanno portato a incomprensioni. “La coerenza delle idee è senz’altro un valore ma quando governi devi affrontare la complessità. Devi studiare bene e valutare tutte le conseguenze delle proprie scelte: bisogna avere l’intelligenza di cambiarle, le idee, quando ci si accorge che le nuove sono migliori di quelle che avevamo. Se ci si accorge che mantenendo la coerenza non prendi la decisione giusta per il Paese, allora hai addirittura l’obbligo morale di cambiare idea”.
(Testo e video Askanews)