L’Italia e la Francia avviano la cooperazione industriale attraverso la nascita dell’acceleratore di imprese italo-francese che permetterà di creare una reale opportunità di sviluppo e di crescita per le piccole e medie imprese di entrambi i Paesi
Una novità assoluta: le piccole e medie imprese italiane e francesi potranno avviare sinergie industriali mirate a svilupparsi ed espandersi nei mercati internazionali grazie alla nascita del primo acceleratore italo-francese. Fondato da Bpifrance in partnership con Cdp – Cassa Depositi e Prestiti ed Elite, l’acceleratore si propone di sostenere le imprese nel loro sviluppo.
Il programma, che inizierà nel 2021 per un periodo di 18 mesi, prevede la selezione di 20 pmi italiane e 20 pmi francesi nel settore automobilistico, manifatturiero di lusso, chimico, metallurgico, farmaceutico e alimentare, ha come missione quella di:
• incrementare le collaborazioni bilaterali;
• stimolare l’innovazione e la digitalizzazione, condividendo le buone pratiche e un approccio comune all’innovazione;
• favorire gli investimenti transfrontalieri tra imprese francesi e adottare una nuova cultura del finanziamento;
• condividere una cultura d’impresa per sviluppare competenze manageriali e operare in un ambiente interculturale;
• gestire la governance di un’organizzazione transalpina e le sue implicazioni interculturali.
Una forte sinergia industriale ed economica che andrebbe valorizzata. Italia e Francia sono da molto tempo partner economici fondamentali l’una per l’altra. I due paesi hanno molte risorse e interessi comuni che dovrebbero essere ulteriormente valorizzati e tutelati di fronte a una concorrenza globale sempre più aggressiva. Unendosi politicamente ed economicamente, i due paesi guadagneranno in termini di influenza sulla scena europea e internazionale.
L’Italia è il terzo cliente e fornitore della Francia. La Francia è il secondo cliente e fornitore dell’Italia. L’Italia è anche il terzo investitore straniero in Francia e il più grande in Europa in termini di investimenti in ricerca e sviluppo. L’ecosistema franco-italiano si traduce in 3800 società controllate da entrambe le parti, che hanno creato 380.000 posti di lavoro e generato 86,4 miliardi di euro di scambi nel 2018 e 100 miliardi di euro di Ide.
La presenza italiana in Francia è fortemente legata all’industria della moda, all’energia, al settore della meccanica, alle attrezzature medico-chirurgiche, al software e all’informatica. Nel 2019, infatti, i nuovi progetti di investimento italiani sono aumentati del 26% rispetto all’anno precedente. Nel 2019 erano 118, contro i 94 del 2018. Dal punto di vista industriale, l’Italia è la seconda industria e il secondo esportatore in Europa. Il suo ecosistema industriale è composto da 5,3 milioni di aziende, di cui 3.000 Eti e circa 200.000 aziende esportatrici. La loro organizzazione per distretti industriali ha fatto la reputazione e l’efficienza del tessuto economico italiano. Oggi ci sono 156 distretti industriali con un fatturato di 79 miliardi di euro.
La Francia e l’Italia sono paesi culturalmente vicini e hanno molti punti di forza negli stessi settori industriali. Questa collaborazione permetterà di migliorare la cooperazione e di creare una reale opportunità di sviluppo e di crescita per le piccole e medie imprese di entrambi i paesi.