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La rivoluzione necessaria tra moda, cultura e infrastrutture. Il web talk con Santo Versace

“L’Italia ha bisogno di una profonda rivoluzione sociale e politica”, è il monito di Santo Versace, presidente di Gianni Versace s.p.a. nell’audizione-intervista di Valerio De Luca, presidente di Task Force Italia

Il settore della moda, ma anche quello della cultura, la necessità di investimenti infrastrutturali e di una corretta gestione delle risorse del Paese: ecco gli argomenti affrontati nel corso del web talk di Task Force Italia, organizzato in partnership con l’Accademia internazionale per lo sviluppo economico e sociale (Aises), Universal trust e Global investors alliance.

Tra i partecipanti, moderati da Dina Ravera, vicepresidente di Task Force Italia, Paolo Tenderini, country head Italy Edmond De Rothschild, Diva Moriani, vicepresidente esecutivo di Intek e consigliere di amministrazione di Generali e Moncler, e Paolo Petrocelli, fondatore e presidente Euro mediterranean music academy for peace.

PROBLEMI E INEFFICIENZE DEL SISTEMA PAESE

“Serve una corretta gestione dei 209 miliardi di euro in arrivo dall’Unione europea, ma più in generale del bilancio nazionale”, ha detto Santo Versace, un cambiamento radicale nell’organizzazione del Paese e un miglioramento della pubblica amministrazione. Nei suoi anni di presenza in Parlamento come deputato Versace ha riscontrato quanto l’Italia, se correttamente amministrata, potrebbe essere il primo Paese al mondo. Il presidente di Gianni Versace s.p.a. ha sottolineato l’importanza di supplire alla mancanza di competenze e di attenzione per il bene comune, che deve essere “l’unica religione delle persone profondamente oneste, affinché ognuno faccia la sua parte”.
Se non risolviamo i problemi di fondo del nostro Paese quante risorse del Recovery andranno a buon fine e saranno utilizzate con competenza? – si è chiesto – e ha sottolineato la sua preoccupazione.

INVESTIMENTI PER IL RILANCIO DEL SUD ITALIA

“La cosiddetta questione meridionale non è in primis un problema di soldi ma di legalità: il sud rappresenta una grande ricchezza per il nostro Paese, ma non riesce a fare abbastanza per rilanciarsi”. È necessario supportare il territorio con una serie di investimenti in mobilità sia tecnologica che reale, ha rilevato Santo Versace: occorre che da qualsiasi località in Italia ci si possa collegare con il mondo intero, investire nelle ferrovie e in tutto ciò che garantisca spostamenti più agevoli.

Investimenti sì nelle infrastrutture e nella digitalizzazione, ma soprattutto nel capitale umano. Versace ha ricordato come sia fondamentale fare formazione permanente per stare al passo con i tempi e poter parlare alle nuove generazioni. “È importante essere pronti al cambiamento, le aziende e i posti di lavoro vanno tutelati in quanto prodotti del futuro. E una delle cose fondamentali è far tornare nel paese l’amore e la passione per il lavoro”.

LA CULTURA COME MOTORE DI SVILUPPO DEL PAESE

La cultura, ha sottolineato Versace, è la nostra vera ricchezza. “Quando ad un ragazzo dai i libri lo togli dalla strada, lo allontani dalla criminalità organizzata, una possibilità che dovrebbe essere garantita a tutti. Il talento va coltivato affinché trascini anche gli altri. L’informazione e la cultura sono alla base della nostra società”.

Dina Ravera, vicepresidente di Task Force Italia, si è associata a Santo Versace sottolineando come stile e cultura siano un patrimonio di noi italiani che nessuno può toglierci. Ma i settori della moda e del turismo “non possono farcela da soli e hanno bisogno del sostegno delle istituzioni” e in particolare di interventi in tecnologia, sostenibilità e nella creazione dei mestieri.

“Uno degli elementi di maggiore criticità che avvertiamo noi professionisti del mondo della cultura, che viviamo di un confronto continuo con il pubblico, è la mancanza di leadership”, ha detto Paolo Petrocelli, fondatore e presidente, Euro mediterranean music academy for peace. Manca una leadership culturale competente, secondo Petrocelli, e questo comporta difficoltà nel cambiamento del sistema cultura nel suo complesso. Le criticità riguardano anche la formazione delle nuove generazioni che, secondo il presidente, sono oggi spaventate ed insicure di fronte alla scarsa possibilità di sperimentarsi in prima linea.

MISURE PER LA RIPARTENZA DEL SETTORE MODA

Sull’impatto del Covid, il presidente di Gianni Versace s.p.a. ha ricordato quanto sia importante proteggere la filiera, cioè le microaziende. “Una cosa che Renzo Rosso sta facendo bene, come Gucci e Prada, è di garantire i fornitori nei confronti delle banche. Quando si parla di made in Italy non bisogna dimenticare che made significa fare, l’artigiano è un’artista e come tale va tutelato”.

“Coinvolgere il mondo della finanza nei gruppi del settore fashion può rappresentare una risorsa in difesa della qualità e avere un ruolo importante di promozione per le scuole di formazione professionale, che in Italia sono poco frequentate”.

Sulla possibile interazione con il mondo della finanza è intervenuto Paolo Tenderini, country head Italy Edmond De Rothschild, che ha ricordato il problema fondamentale del settore del fashion ma più in generale di tutti i settori italiani: l’incapacità di creare un gruppo compatto che possa competere a livello mondiale. “Bisogna sviluppare un mercato di economia reale in Italia, studiare strumenti partecipativi che permettano a tutti di poter investire nelle aziende di piccole e medie dimensioni che hanno bisogno di essere finanziate e di avere governance più incisive”.
“Le nostre aziende si sono trovate a supportare un periodo difficile, con le chiusure necessarie per tutelare la salute pubblica e oggi ne pagano un prezzo molto alto”, ha sottolineato Diva Moriani, vicepresidente esecutivo di Intek e consigliere di amministrazione di Generali e Moncler. “Si parla di Recovery e sovvenzioni come se fossero un regalo, mentre stiamo parlando di un’economia che si è sempre aiutata da sola, che ha imparato a sopravvivere e a creare comunque prodotti strabilianti. Credo che anche questa volta gli imprenditori italiani riusciranno ad organizzarsi ed uscirne autonomamente”.



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