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Libia, green economy e Mondiali. L’agenda di Di Maio in Qatar

Missione in Qatar per il ministro degli Esteri Luigi Di Maio domani 20 e lunedì 21 dicembre. Ecco tutti i dossier al centro della visita, tra Libia, ambiente e investimenti infrastrutturali

Domani e dopodomani (domenica 20 e lunedì 21 dicembre) il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sarà in Qatar, Paese del Golfo il cui interscambio commerciale con l’Italia l’anno scorso superava i 2,6 miliardi di euro (in aumento del 2% rispetto al 2018).

Domani pomeriggio il capo della Farnesina incontrerà l’omologo, il ministro degli Esteri e vice primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, che a inizio dicembre aveva partecipato al Rome Med 2020 – Mediterranean Dialogues organizzato dall’Ispi. I due affronteranno diversi dossier (tra cui la Libia, con il Qatar impegnato al fianco del governo di Fayez Al Serraj, rivale di quel Khalifa Haftar che ha liberato i 18 pescatori di Mazaro del Vallo) e firmeranno un memorandum d’intesa sul dialogo strategico.

Il rapporto tra Italia e Qatar è a tutto tondo, coinvolgendo cooperazione, investimenti, ricerca e innovazione. Per rendersene conto è sufficiente dare un’occhiata all’agenda di lunedì del ministro Di Maio. Presiederà una tavola rotonda sulla green economy assieme al ministro dei Trasporti e delle comunicazioni qatarino, Jassim bin Saif Al Sulaiti (presenti anche il ministro dell’Energia qatarino, Saad Sherida Al-Kaabi, quello dell’Ambiente, Abdullah bin Abdulaziz bin Turki Al Subaie e alcune aziende italiane: Acea, Intesa San Paolo, Maire Tecnimont, Snam e Saipem). Poi incontrerà il vice emiro, Abdullah bin Hamad bin Khalifa Al Thani, il primo ministro e ministro dell’Interno Khalid bin Khalifa bin Abdulaziz Al Thani e la sceicca Mozah bint Nasser al-Missned, madre dell’emiro Tamim bin Hamad al-Thani, presidentessa della Qatar Foundation for Education, Science and Community Development. Inoltre, incontrerà Hassan Al Thawadi, segretario generale comitato del Supreme Committee for Delivery & Legacy, l’ente di gestione dei Mondiali di calcio del 2022 che si occupa degli investimenti infrastrutturali.


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