Siamo alla fine del 2020 ed è pertanto tempo di bilanci. L’Italia, così come il resto del mondo, ha vissuto momenti di particolare sofferenza sia per l’emergenza sanitaria che per la conseguente crisi economica dovuta alle restrizioni per la lotta al Covid19.
Allo stesso tempo l’emergenza pandemica ha mostrato le tante lacune del nostro ecosistema Paese sia in termini di divario digitale rispetto agli altri Stati membri della Ue sia di arretratezza delle infrastrutture e dei servizi della pubblica amministrazione, chiamati ad una rapida e immediata necessità di ammodernarsi e di abbracciare quella trasformazione tecnologica digitale per rendere l’Italia un paese più inclusivo, più innovativo e più sostenibile.
Per il rilancio dell’Italia e per una veloce ripresa del sistema economico nazionale, come presentato dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori che ho l’onore di presiedere, è prioritario avviare una serie di riforme strutturali per favorire la trasformazione tecnologica e digitale, sbloccare nuovi fondi a sostegno delle imprese e mettere al centro dell’agenda politica il tema giovani e innovazione come motore trainante per il futuro.
Sarà necessario gestire al meglio i fondi del Recovery Fund per investimenti strutturali e per la crescita economica legata ad uno sviluppo sostenibile, al fine di rendere l’Italia un paese più green, più digitale, più innovativo e più inclusivo. La ripresa necessariamente dovrà essere indirizzata a obiettivi politici ben precisi, condivisi sia a livello europeo sia nazionale con l’obiettivo di favorire il rilancio del comparto economico industriale.
Alcune direttrici fondamentali riguardano l’ammodernamento infrastrutturale e la messa in sicurezza del territorio, la digitalizzazione del Paese per colmare il ‘digital divide’, la riconversione verde dell’economia e nuove risorse per la ricerca.
Tra i progetti presentati dall’Angi si punta a costruire una proposta culturale diffusa con la rinascita di una moltitudine di luoghi, generando indotto in termini di notorietà e promozione nel mondo delle nostre eccellenze; la creazione di piattaforme aperte e interattività attraverso nuove tecnologie come la realtà aumentata e/o virtuale per rendere accessibile il patrimonio culturale italiano; una chiamata agli innovatori per sostenere lo sviluppo del mondo innovazione, la capacità sperimentale e la creatività tecnologica dei giovani talenti attraverso percorsi formativi ed educativi, nelle nostre università, che stimolino i nostri studenti a comprendere quanto ci sia da fare in questo ambito e quanto questa sfida possa portare molte soddisfazioni, anche di tipo economico.
Per il 2021 l’obiettivo sarà pertanto quello di non sbagliare l’importante passo che l’Italia è chiamata a compiere, sia in ottica nell’allocazione delle risorse del Recovery Fund sia nella delicata transizione legato alla trasformazione tecnologica e digitale della pubblica amministrazione, così come in quelle riforme strutturali a sostegno del comparto delle imprese e del mondo delle startup che con la loro flessibilità hanno saputo rispondere prontamente alla crisi e ai cambiamenti del mercato. Una sfida importante che l’Italia può vincere proiettandosi verso il futuro.