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Banca Ifis, un restart a misura d’uomo (fra tradizione e innovazione)

Di Rosalba Benedetto

Pubblichiamo un estratto a firma di Rosalba Benedetto, direttore comunicazione, marketing e relazioni esterne di Banca Ifis, dal libro “Restart Program, impresa e comunicazione del rilancio ai tempi del Covid-19” a cura di Stefano Martello, Filippo Nani e Roberta Zarpellon

Ci sono diversi modi di ripartire. Si può farlo azzerando il passato, cancellando tutto ciò che è stato fatto e voltando pagina. Noi di Banca Ifis abbiamo preferito iniziare a scrivere un nuovo capitolo. E abbiamo scelto un restart che fosse la conseguenza – quasi naturale – di una lunga storia familiare dell’istituto di credito, che si caratterizza per uno spiccato dna innovativo, espresso oggi pienamente dal nuovo marchio: non solo un logo, ma un vero e proprio simbolo sonoro, in grado di comunicare internamente ed esternamente i valori della banca.

Nel corso del 2019, mentre Banca Ifis festeggiava trentasei anni di attività, completando una delle sue ultime acquisizioni sul mercato, ha preso vita il progetto di un efficace riposizionamento dell’istituto per aumentarne awareness e riconoscibilità verso il grande pubblico, non solo per gli “addetti ai lavori”. Il rebranding è nato con un chiaro obiettivo: riconoscere il peso della tradizione e delle persone che hanno fatto crescere la banca, rilanciandone, al contempo, l’identità e marcandone l’unicità nel panorama italiano.

La ripartenza di ogni nuova corporate identity prende il via dal ripensamento del nucleo pulsante di ogni azienda: il logo. A Banca Ifis è stato associato un elemento grafico: il digital bloom. E cosa c’è di meglio di un fiore virtuale che simboleggi, con i suoi petali, tutte le persone che lavorano ogni giorno per una banca che si è caratterizzata come una delle più innovative specialty finance italiane?

“Volevamo portare i nostri colori all’estero, stare al passo con i tempi ed esprimere la modernità dell’istituto anche attraverso un brand contemporaneo e digitale”, ha affermato il vicepresidente Ernesto Fürstenberg Fassio, rappresentante di quella lunga e solida storia familiare che ha caratterizzato e caratterizza ancora oggi Banca Ifis.

Altro tassello del percorso di rebranding – completamente innovativo in Italia – è stata la scelta di una sonic brand identity distintiva.
Il sound brand, convalidato da test neuroscientifici, vuole creare associazioni mnemoniche che stimolino le sensazioni delle persone, puntando a restare impresso nel tempo. Trasformazione e innovazione sono musicalmente espresse da un glissato ascendente, nella scala di do maggiore. Il suono di Banca Ifis è stato declinato nei video pubblicitari trasmessi online e in tv, nelle presentazioni istituzionali, ed è divenuto sia suoneria dei cellulari dei dipendenti che sigla d’attesa telefonica del centralino.

L’immagine scelta per la campagna pubblicitaria cross mediale parte dall’idea concettuale della stretta di mano. Il concept grafico ha individuato tutte quelle situazioni in cui l’incontro tra un imprenditore e Banca Ifis si possono trasformare in crescita. Un’attitudine che si concretizza nel payoff: “il valore di crescere insieme”.

Tra febbraio e giugno del 2020, in pieno lockdown e mentre alcuni settori hanno rallentato o si sono addirittura fermati, Banca Ifis ha proseguito la sua attività e mantenuto fede agli obiettivi prefissati.
Ha rivisto i propri valori, mission e vision in chiave umana e digitale. E, mentre il mondo discuteva sui pro e sui contro dello smart working, in Banca Ifis – con oltre il 93% delle persone operative da casa – si tagliava il nastro di un importante traguardo, il rebranding.
Un avvenimento reso noto al grande pubblico attraverso un evento in streaming con quasi duemila spettatori, tra stampa, stakeholder e dipendenti.

Anche il business non si è mai fermato, anzi ha accelerato nella digitalizzazione. Il gruppo, grazie a un importante deal, ha consolidato la leadership di mercato nei finanziamenti alle farmacie. Il credito non è venuto
meno e la banca ha ampliato il proprio sostegno alle comunità e ai territori in cui opera.

Ripartire, mettendo al centro di ogni progetto le persone, è oggi la più forte rivoluzione digitale che ci si possa attendere, anche da un business classico come quello bancario, chiamato a grandi sfide: tecnologiche, commerciali, di relazione e anche di sostenibilità.

Ecco, dunque, un modo umano in cui si caratterizza un restart nella comunicazione: l’attenzione alle persone che diventano parte del logo perché sono il cardine dell’azienda. Restart per Banca Ifis vuol dire “ricominciare” senza dimenticare da dove veniamo. Perché chi innova ha a cuore il futuro quanto il passato.

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