L’oppositore Pavel Latushko sostiene che il leader bielorusso prepara un colpo di Stato attraverso una riforma costituzionale, che sarà proposta alla prossima l’Assemblea popolare panbielorussa
Il leader bielorusso, Alexander Lukashenko, sostiene che la pandemia è un castigo divino contro l’umanità per l’atteggiamento irrispettoso che ha avuto contro la natura. “Il Signore di sicuro ci ha castigato con il coronavirus perché siamo stati irrispettosi con la natura – si legge nell’agenzia statale di Bielorussia Belta -. Se non abbiamo un rapporto armonico con la natura, non avremo salute, e i nostri figli vivranno nella miseria”.
Fino a poco tempo fa, invece, Lukashenko aveva negato l’esistenza del virus, dichiarando che la crisi sanitaria era una “psicosi di massa” e consigliando di bere più vodka, giocare hockey e lavorare nei campi per evitare di contrarre la malattia. Dopo che lui stesso è rimasto positivo al Covid-19, ha ammesso invece l’esistenza della malattia.
Durante lo stesso discorso, Lukashenko ha celebrato la fabbricazione di auto e autobus elettriche nel Paese e ha ricordato che utilizzerà l’energia elettrica prodotta nella centrale elettronucleare di Bielorussia inaugurata a novembre scorso, nonostante sia considerata una “minaccia per la sicurezza” secondo i governi di Lettonia e Lituania.
E mentre la Bielorussia – come il resto del mondo – cercando di gestire la pandemia, Lukashenko starebbe preparando un colpo di Stato, secondo la denuncia di uno dei leader dell’opposizione, Pavel Latushko. In un messaggio diffuso tramite il suo canale Telegram, l’oppositore sostiene che l’attacco all’ordine costituzionale avverrà durante l’Assemblea popolare panbielorussa. Si cercherà di promuovere una riforma costituzionale, con la quale Lukashenko consoliderà finalmente i rappresentanti istituzionali e i parlamentari come fonti di potere e non il popolo.
“Il vero programma dell’Assemblea popolare – sottolinea Latushko – è accuratamente nascosto. Dalle bocche dei propagandisti e rappresentanti statali si sentono belle parole sui ‘rappresentanti del popolo’ e le loro idee, ma quale cittadino bielorusso ha conferito dei poteri a questi rappresentanti? Secondo la legge ‘sulle assemblee repubblicane e locali’ questi dovrebbero venire eletti. Tuttavia rappresentanti istituzionali e parlamentari si nominano autonomamente aggirando la legge. L’Assemblea popolare è stata costituita grazie a un ordine proveniente dall’alto con un solo scopo: creare un nuovo organo costituzionale progettato per sostituire la voce del popolo”.
Lukashenko ha convocato l’Assemblea popolare panbielorussa per l’11 e il 12 febbraio, ma ha affermato che non è autorizzata a modificare alcuna norma costituzionale. Alla riunione si forniranno invece risposte alle richieste della società per quanto riguarda la situazione attuale e le garanzie del benessere dei cittadini.
“La nostra visione e le nostre proposte durante la riunione devono essere specifiche e riflettere i problemi e le aspirazioni reali delle persone – ha detto Lukashenko, da quanto si legge sull’agenzia Nova -. Non abbiamo bisogno di teorie concettuali. Abbiamo bisogno di una risposta alle esigenze esistenti della società”.
Inoltre, all’Assemblea si definiranno i piani di sviluppo per i prossimi cinque anni. Ma fino a poco tempo, la modifica della Costituzione è stata considerato un punto cruciale per risolvere la crisi politica del Paese.