Istanbul, Madrid e Tokyo: sono le tre pretendenti alle Olimpiadi del 2020. Dopo un passaggio dei delegati delle tre città dal Comitato olimpico internazionale a Losanna i giochi si decideranno in settembre a Buenos Aires. In quell’occasione, dopo esami delle candidature e valutazioni, il Cio annuncerà la città olimpica del 2020.Istanbul deve ricostruire la propria immagine dopo le proteste di Gezi Park.
Il fattore di rischio sociale, che già fa preoccupare il Cio in vista di Rio de Janeiro 2016, potrebbe sfavorire la candidatura della città turca all’indomani dei disordini per la Confederations Cup in Brasile. Quanto a Madrid, pesa l’incertezza economica del Paese. Per Tokyo, oltre a un certo disinteresse dell’opinione pubblica locale, si tratterebbe comunque della seconda volta dopo i Giochi del 1964.
E il comitato organizzatore tenta di conquistare apprezzamenti con le immagini avveniristiche del villaggio olimpico bagnato dall’acqua, tra canali, sopraelevate e grattacieli, e stadi realizzati con materiali all’avanguardia tra grandi aree verdi. Tra plastici e rendering ultra-tecnologici già oggi si può avere un’idea di come sarebbero le Olimpiadi nel Sol levante fra sette anni. All’incontro di Losanna il presidente del Cio, Jacques Rogge, ha sottolineato che tutte le candidature sono di “altissimo livello”. A settembre in Argentina l’ardua sentenza.