La forza e il sorriso Onlus si impegna per le donne che combattono contro il cancro per aiutarle a rivedersi belle, a ritrovare autostima e fiducia in sé stesse, attraverso l’organizzazione gratuita di laboratori di bellezza (anche con l’aiuto di esperti psicoterapeuti), in ospedali e associazioni di tutta Italia
Il nostro viso è una delle prime immagini che vediamo allo specchio la mattina e una delle ultime che ritroviamo la sera. A volte non ci pensiamo neanche, ma se ci fermiamo a riflettere è facile realizzare quanto questo possa influire sul nostro benessere, sul sentirci a nostro agio nelle relazioni con le altre persone. Tutto questo diventa evidente quando un fattore esterno interviene a turbare l’equilibrio tra noi e il nostro riflesso. È ciò che accade alle migliaia di persone che ogni anno combattono una battaglia impegnativa, quella contro il cancro.
LA FORZA E IL SORRISO ONLUS
Un’esperienza che io stessa ho vissuto in prima persona e che, nei miei cinque anni alla presidenza de La forza e il sorriso Onlus, ho avuto modo di condividere con tante altre donne. “Per me perdere i capelli è stato un dramma”, dice una. “Vedere il mio aspetto cambiare è stato un vero e proprio shock, ancora più forte di quello della diagnosi”, fa eco un’altra. Le cure oncologiche hanno importanti effetti secondari, che colpiscono anche l’aspetto fisico: i capelli cadono, come anche ciglia e sopracciglia, la pelle si ingrigisce, lo sguardo cambia, il colorito si spegne. Per molte donne in terapia la sfida è doppia: superare la malattia, ma anche il senso di sconforto che accompagna questa trasformazione, che porta a non riconoscersi più, a dimenticare la propria femminilità. Con La forza e il sorriso Onlus ciò che ci proponiamo di fare è aiutarle a rivedersi belle e a ritrovare autostima e fiducia in se stesse, attraverso l’organizzazione di laboratori di bellezza gratuiti, in ospedali e associazioni di tutta Italia.
CONSULENZE PSICOLOGICHE E DI BELLEZZA
In un unico incontro, di circa due ore, guidato da un consulente di bellezza professionista, le partecipanti imparano utili segreti di make-up e cura della pelle per valorizzare il proprio aspetto. Insieme a loro è presente anche uno psicoterapeuta, che offre supporto psicologico e sostegno in caso di necessità. A ogni donna viene donata una beauty bag ricca di prodotti cosmetici per mettere in pratica i consigli ricevuti, non solo durante l’incontro ma anche a casa, continuando così a prendersi cura di sé in modo autonomo. L’iniziativa, che portiamo avanti in Italia dal 2007, riprende il format del programma internazionale “Look good feel better”, fondato nel 1989 negli Usa e oggi presente in 27 Paesi nel mondo. Alla base del progetto c’è l’intuizione di un oncologo americano, che ha scelto di affidare a un make-up artist una sua paziente, demoralizzata dagli effetti collaterali dei trattamenti oncologici.
UN GRANDE SUCCESSO
L’efficacia e il successo sono testimoniati dai numeri, ma anche dalle parole delle partecipanti, che a fine laboratorio compilano un questionario anonimo, al quale affidano pensieri e considerazioni. “Stasera vado fuori a cena, da quando mi sono ammalata non lo faccio più”. “Appena esco di qui passo a salutare i colleghi in ufficio: devono vedere quanto sono bella”. “Oggi vado a prendere i bambini a scuola, farò invidia a tutte le altre mamme”. Sono solo tre esempi dei commenti lasciati dalle oltre 18mila donne che hanno partecipato a uno dei 4000 laboratori organizzati in 13 anni. Grandi risultati resi possibili da una grande squadra: oltre 500 volontari in 56 strutture in tutta Italia, con il supporto di 29 aziende, sotto il patrocinio di Cosmetica Italia, associazione nazionale imprese cosmetiche. Anche di fronte alle oggettive difficoltà causate dalla pandemia, che ha richiesto la sospensione dei laboratori in presenza per diversi mesi, il nostro team ha proseguito nel proprio impegno, grazie ai mezzi tecnologici, ai social e alle videocall, continuando a stare vicino alle donne in trattamento oncologico, in un momento già difficile per tutti e ancora più delicato per coloro che seguono un percorso di cura.