BCE, Commissione Europea e Fondo Monetario stamane hanno dato l’ok ad una nuova iniezione di liquidità pari a 8,1 miliardi di euro destinati alla Grecia. E cosa ha chiesto la Troika in cambio? Ha chiesto che vengano messi in mobilità 12.500 dipendenti pubblici (soprattutto vigili urbani e insegnanti) che incasseranno il 75% dello stipendio, e se non verranno assorbiti (cosa molto probabile) da altre amministrazioni, il loro destino sarà il licenziamento.
La cosa sconvolgente è che non è assodato che i nuovi tagli convinceranno l’Eurogruppo a versare in un’unica tranche gli 8,1 miliardi. I falchi di Berlino&co. preferirebbero versare a rate gli aiuti.
Dunque, the same old story. Quando finirà la regola del rigore che stà uccidendo l’Europa? Mario Draghi a tal proposito ha commentato:” il disagio sociale in alcuni Paesi è una tragedia” ma il risanamento dei conti pubblici “è inevitabile” e “gli sforzi fatti non devono essere vanificati”. Dunque, ancora austerità.
I falchi del Nord stanno dettando l’agenda politico-economica, mettendo seriamente a rischio la tenuta dell’Unione Europea. Senza una vera cooperazione (per cambiare tale linea) di Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Grecia non si vedrà mai la luce. Tentando il risanamento dei conti pubblici stiamo uccidendo il presente ed il futuro delle persone. Non credo che un’improbabile pareggio di bilancio greco valga il destino e la dignità di migliaia di persone.