Sospese le vaccinazioni con AstraZeneca in Italia, Germania e Francia in attesa di una raccomandazione dell’Ema che dovrebbe arrivare domani pomeriggio. Intanto dall’Agenzia europea per i medicinali fanno sapere che “non vediamo alcun problema nel proseguire le vaccinazioni utilizzando questo vaccino”. Tutti i dettagli
Italia, Germania e Francia hanno deciso di sospendere momentaneamente l’uso del vaccino AstraZeneca. A rendere noto lo stop, in attesa di accertamenti, i governi dei tre Paesi che attendono il parere dell’Ema (Agenzia europea per i medicinali) nella giornata di domani. La decisione dell’Italia, hanno fatto sapere fonti del ministero della Salute, è stata presa dopo un confronto tra Speranza e Draghi con i ministri della Salute di Francia, Germania e Spagna. Intanto l’Ema ha fatto sapere che “il rapporto tra benefici e rischi” per il vaccino anti-Covid di AstraZeneca “è considerato positivo e non vediamo alcun problema nel proseguire le vaccinazioni utilizzando questo vaccino”.
LO STOP TEDESCO
Se le verifiche sgombreranno il campo dai dubbi rilevando che non vi sia nesso di causalità con i casi di trombosi, “si potrà riprendere a vaccinare con AstraZeneca”, ha detto il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, dopo aver annunciato alla stampa a Berlino lo stop temporaneo al vaccino anti Covid di AstraZeneca. “L’Ema dovrà stabilire se e come le nuove conoscenze abbiano effetto sull’autorizzazione del vaccino”, ha poi aggiunto. Spahn ha spiegato che la decisione di sospendere AstraZeneca è stata presa “sulla base delle nuove indicazioni dell’Istituto Paul Ehrlich, alla luce dei nuovi casi di trombosi”.
L’ITALIA FERMA IL VACCINO ASTRAZENECA (E IL COMUNICATO DELL’AIFA)
Sulla stessa linea la decisione italiana. L’Aifa, infatti, ha deciso di estendere “in via del tutto precauzionale e temporanea”, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 su tutto il territorio nazionale. Tale decisione è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei. Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso. – si legge in una nota – L’Aifa, in coordinamento con Ema e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione Aifa renderà nota tempestivamente, prosegue la nota, ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose.
La decisione della sospensione delle somministrazioni del vaccino AstraZeneca, per ragioni esclusivamente precauzionali, da parte dell’Aifa è stata assunta dopo un colloquio tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro della Salute Roberto Speranza. Durante la giornata Speranza ha avuto colloqui con i ministri della Salute di Germania, Francia e Spagna, hanno fatto sapere fonti del ministero della Salute.
“Le scelte compiute e condivise oggi dai principali Paesi europei su AstraZeneca sono state assunte esclusivamente in via precauzionale in attesa della prossima decisiva riunione di Ema. Abbiamo fiducia che già nelle prossime ore l’agenzia europea possa chiarire definitivamente la questione”, ha aggiunto poi il ministro della Salute, Roberto Speranza.
ANCHE LA FRANCIA BLOCCA ASTRAZENECA
Il presidente francese, Emmanuel Macron, nell’annunciare la sospensione dell’uso del vaccino di AstraZeneca in Francia, in conferenza stampa ha precisato che la sospensione durerà almeno fino a domani pomeriggio, quando l’Agenzia europea del farmaco (Ema) emetterà una raccomandazione sul vaccino. Macron ha aggiunto che spera di essere in grado di riavviare “presto” le vaccinazioni con AstraZeneca.
IN ATTESA DELL’EMA
“Il rapporto tra benefici e rischi” per il vaccino anti-Covid di AstraZeneca “è considerato positivo e non vediamo alcun problema nel proseguire le vaccinazioni utilizzando questo vaccino”. Lo ha detto Marco Cavaleri, responsabile per la strategia vaccinale dell’Ema, in audizione all’Europarlamento. “Stiamo esaminando i dati e gli eventi letali riportati per tentare di capire se ci sono cluster specifici di casi” legati “a certi tipi di patologie o allo status medico dei soggetti”, ha aggiunto Cavaleri, sottolineando che finora non vi sono evidenze che “dimostrino un rischio emergente che influenzi il rapporto benefici/rischi”.