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Governo Draghi e crisi del sistema politico. L’iniziativa di Acquaviva

Di Gennaro Acquaviva

Nel momento più buio della nostra vita collettiva, bisogna parlare di mondi vitali, forze organizzate, reti di solidarietà capaci di tornare ad alimentare la vita politica. Gennaro Acquaviva lancia il convegno del 18 marzo organizzato dalla Fondazione Socialismo e dall’Istituto Sturzo

L’appello del presidente Mattarella a tutte le forze parlamentari che ha portato alla nascita dell’esecutivo Draghi certifica una crisi del sistema politico e delle sue strutture partecipative e rappresentative a partire dai partiti. Non è una novità ma una tendenza che viene da lontano, perché ha caratterizzato l’azione delle forze politiche almeno negli ultimi 30 anni. Quelle strutture che erano state luogo vitale della democrazia oggi sembrano volte a scoraggiare, piuttosto che a favorire, la “cultura della partecipazione e della responsabilità” su cui si era fondata la storia politica del Paese a partire dal dopoguerra.

Quelli che erano stati i “serbatoi” della partecipazione alla vita politica si ritrovano svuotati di risorse pregiate, sostituite da persone con scarse qualità spesso mosse da pure ragioni opportunistiche.

È proprio nel momento più buio della nostra vita collettiva che coincide, anche simbolicamente, con la pandemia in atto che è necessario prendere atto dell’esistenza, in Italia, oggi, di mondi vitali, forze organizzate, reti di solidarietà capaci di tornare ad alimentare la vita politica. Soprattutto noi riteniamo che la vitalità di queste grandi riserve di energie positive siano tuttora in grado di ricondurre la pratica politica nei circuiti virtuosi, fatti di competenza e buona volontà. È la stessa forza che queste realtà vivono ed alimentano ogni giorno nell’impegno solidale, nella responsabilità verso gli altri, nella fiducia reciproca, presupposto e condizione di qualsiasi azione comune.

In seno alle nostre istituzioni democratiche si è creato un vuoto assai problematico e pericoloso; un vuoto che solo il fondamentale e imprescindibile collegamento con la società può riempire. Partiamo dunque dai movimenti presenti nella società perché non dobbiamo mai dimenticare che la politica è fatta innanzitutto di vita partecipata e reale, di esperienze comuni, di dialogo positivo e costante che nessuno scambio digitale potrà mai sostituire.

Di fronte a questa possibilità non agire sarebbe colpevole. Chi viene da una storia personale nata e ancora oggi inevitabilmente legata ad antiche forme di “collateralismo” vive ancor più il bisogno di affrontare a viso aperto la profonda crisi della rappresentanza democratica. Per questo, noi della Fondazione Socialismo insieme all’Istituto Sturzo, ci siamo proposti di riflettere in un convegno con cui intendiamo mettere insieme una “mappa ritrovata” che possa promuovere e rendere visibile il contributo al rinnovamento della politica espresso dagli attori reali mossi dal sociale.

Ne parleremo il 18 marzo, nel convegno organizzato dalla Fondazione Socialismo e dall’Istituto Sturzo con il titolo “Dopo Draghi. Ricostruiamo Le Strutture Della Politica” che verrà trasmesso in diretta streaming sui nostri canali social. Esso vedrà la partecipazione di Piero Craveri, Monsignor Vincenzo Paglia, Giuseppe De Rita, Luigi Bobba, Tiziano Treu, Vito Gamberale, Alessandro Rosina e Nicola Antonetti.

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