“La conclusione della revisione dell’Ema è che si tratta di un vaccino sicuro ed efficace”. Il vaccino di AstraZeneca supera quindi la prova dell’Agenzia europea, ma si continuerà a indagare le eventuali correlazioni con i casi di trombosi. intanto, l’Unione europea fa pressioni sulle consegne di vaccini anti-Covid che al momento sono notevolmente inferiori alle cifre inizialmente previste
Come previsto, l’Ema (L’Agenzia europea per i medicinali) ha dato il via libera all’uso del vaccino AstraZeneca. “I benefici del vaccino di AstraZeneca continuano ad essere molto superiori ai rischi. La commissione sulla sicurezza dell’Ema non ha trovato prova di problemi di qualità o sui lotti”. Così Sabine Strauss, a capo della commissione sulla sicurezza dell’Ema nel corso della conferenza stampa di questo pomeriggio. “La conclusione della revisione dell’Ema è che si tratta di un vaccino sicuro ed efficace”, ha dichiarato la direttrice esecutiva dell’Ema, Emer Cooke, al termine della revisione dei casi di trombosi legati al vaccino di AstraZeneca.
“Sulla base delle evidenze disponibili e dopo giorni di analisi approfondita dei report clinici dei risultati in laboratorio, delle autopsie e di ulteriori informazioni dagli studi clinici, non possiamo ancora escludere definitivamente un legame tra questi casi” di trombosi e effetti indesiderati “e il vaccino”, ha aggiunto ancora Cooke. “Ciò che il Comitato (per la valutazione dei rischi per la farmacovigilanza, ndr) ha raccomandato è di aumentare la consapevolezza di questi possibili rischi assicurandosi che siano inclusi nelle informazioni sul prodotto attirando l’attenzione su queste possibili condizioni rare e fornendo informazioni agli operatori sanitari”. Il che “aiuterà a individuare e mitigare ogni possibile effetto collaterale”, ha aggiunto.
“Fino a ieri, gli eventi sospetti di trombosi cerebrali” dopo la vaccinazione con AstraZeneca “sono stati sette in Germania, tre in Italia, due in Norvegia, uno in Spagna, oltre a tre nel Regno Unito e due in India”, ha riferito la presidente del comitato per la farmacovigilanza dell’Ema, Sabine Straus, parlando in conferenza stampa. “Approfondiremo ulteriormente” tutti gli eventi sospetti, ha aggiunto. Il foglietto illustrativo del vaccino AstraZeneca “deve essere aggiornato: è importante che venga comunicato al pubblico e agli operatori sanitari perché apprendano meglio queste informazioni, permettendo loro di mitigare questi effetti collaterali”, ha poi specificato Straus, presidente del Prac (Commissione di farmacovigilanza), nel corso della conferenza stampa.
Ma oltre il via libera dell’Agenzia europea, ci sono altri problemi da risolvere. Il conto, infatti, prima o poi arriva sempre. Ma prima si va per le buone. Così sembra pensarla l’Unione europea che ha annunciato oggi che attiverà una procedura contrattuale per risolvere il conflitto con il gruppo farmaceutico AstraZeneca, le cui consegne di vaccini anti-Covid sono notevolmente inferiori alle cifre inizialmente previste. “Abbiamo intenzione di inviare una lettera ad AstraZeneca che ci permetterà di dialogare con l’azienda nell’ambito di un processo di risoluzione dei conflitti”, ha detto un portavoce dell’esecutivo europeo a Bruxelles. “La lettera è in preparazione e ovviamente consulteremo gli Stati membri in modo da poterla inviare rapidamente all’azienda”, ha aggiunto in una conferenza stampa.
Ogni parte ha la possibilità di inviare una lettera all’altra parte invitandola a partecipare a un processo di risoluzione delle controversie che si svolgerà 20 giorni dopo tra i responsabili della Commissione e la società, ha affermato un altro portavoce. “L’obiettivo è arrivare a una risoluzione del conflitto in buona fede per garantire che il conflitto possa essere risolto in modo soddisfacente per tutti”. Almeno finché c’è da portare a casa una fondamentale campagna vaccinale.