Tra 24 ore il Parlamento, molto probabilmente, rischia di dare l’ok per l’acquisto dei famosi F35 al prezzo di 13 miliardi di euro. Gli F35, secondo il Ministro Mauro sono:” strumenti che attraverso la deterrenza creano le condizioni per la pace”. Molte persone non la pensano così, ed infatti in queste ore è in corso sul sito Avaaz.com una petizione (che ha raggiunto le 220.000 firme) per tentare di bloccare l’acquisto dei velivoli.
200.000 persone sembreranno a prima vista poche, ma se questo dato viene letto da una prospettiva diversa può apparire interessante. Innanzitutto, le persone che hanno firmato la petizione sono coloro che ovviamente hanno avuto accesso alla rete. Ma, “un italiano su tre vive ai margini della rete”. Lo ha comunicato il Presidente dell’Agcom Angelo Marcello Cardani nel corso della Relazione annuale 2013. ” Il nostro paese si colloca al quarto posto in Europa, nella non invidiabile classifica del numero di individui che non ha mai avuto accesso a Internet (37,2% contro una media Ue27 di 22,4%)”, praticamente uno su tre. Dunque, probabilmente, le persone che vogliono bloccare l’acquisto dei velivoli sono molte di più, ma non hanno tuttavia nessuno strumento, potente come internet, in grado di comunicare tale volontà ai governanti. L’ennesima delegittimazione del volere degli individui.
Con 13 miliardi di euro, potremmo creare posti di lavoro per 150.000 giovani disoccupati! Non è retorica, è realtà. Con questi soldi potremmo attirare di nuovo nel nostro Paese gran parte delle menti emigrate, finanziare la ricerca e vendere prodotti creati dalla nostra intelligenza (che non manca). La priorità è il lavoro e non la deterrenza per conseguire la pace. Anche se si conseguisse la pace attraverso la deterrenza, avremmo comunque un’altra guerra. Quella per un posto di lavoro!