Skip to main content

La crescita? Per l’Fmi in Italia è sempre più lontana

Tanta pazienza ancora per l’Italia. Il Fondo Monetario Internazionale ha stroncato le stime di crescita dell’Italia per quest’anno ma ha leggermente alzato quelle per il 2014. Da quanto emerge dall’aggiornamento dell’istituto di Washington, nel World Economic Outlook dello scorso aprile, per l’economia italiana è prevista una contrazione dell’1,8% nel 2013, peggio del -1,5% previsto tre mesi fa. Per l’anno prossimo invece il Fondo ha ritoccato all’insù dello 0,2% le proprie stime, portando a un +0,7% l’espansione prevista per l’economia tricolore.

Il confronto con Madrid

Non solo. L’economia italiana quest’anno andrà peggio di quella di Spagna e Francia. La contrazione dell’1,8% attesa per l’economia italiana nel 2013 si confronta con il -1,6% previsto in Spagna. Quest’ultimo dato è invariato rispetto alle previsioni del Fondo dello scorso aprile. Roma però sorpasserà Madrid nel 2014 con un +0,7% (lo 0,2% in più delle stime di aprile) mentre la crescita spagnola risulterà al palo (0%). Le stime dell’Fmi per l’economia spagnola nell’anno prossimo sono state riviste al ribasso dello 0,7%.

Le previsioni per la Francia

Per la Francia è attesa per fine anno una contrazione dell’economia dello 0,2% e un’espansione dello 0,8% nel 2014. Quest’ultimo dato è invariato rispetto alle previsioni di aprile mentre quello per il 2013 è stato tagliato dello 0,1%.

Anche l’economia della Germania è destinata, secondo il Fondo, a rallentare: per quest’anno è visto un +0,3% e un +1,3% nel 2014. Le due stime sono state tagliate rispettivamente dello 0,3% e dello 0,1%. Berlino, conclude l’Fmi, deve adottare misure per una “crescita sostenibile degli investimenti”.

Il focus sulle banche e sull’Esm

Il Fondo, come spiegato nel documento conclusivo della missione Articolo IV di valutazione annuale dell’Area euro, suggerisce un’analisti delle banche per “individuarne i relativi problemi e quantificare l’ammontare dei capitali necessari” per riportare a uno stato normale i loro bilanci. L’Fmi ha così ribadito l’importanza del fondo salva-stati, l’European Stability Mechanism. “I legislatori”,ha  aggiunto l’istituto, “dovrebbero lavorare per ottenere l’unione bancaria incluso un forte Single Resolution Mechanism”, la parte del progetto volta a salvaguardare la stabilità finanziaria nel caso di fallimenti bancari e a minimizzare i costi a carico dei contribuenti.

La crescita

“Politiche pensate per ridurre la frammentazione del mercato finanziario, sostenere la domanda e riformare il mercato del lavoro sono altrettanto cruciali per una crescita e una creazione di posti di lavoro più forti”, ha concluso il Fondo.


×

Iscriviti alla newsletter