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I “Quadri” (finalmente) nel nuovo contratto della P.A.

ciu-unionquadri

Con la sigla dell’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto degli statali da parte del Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, e la seguente trasmissione del documento al dicastero dell’economia, tutto sembra essere pronto per l’inizio di una nuova stagione nella P.A., soprattutto per quanto riguarda l’ordinamento professionale dei pubblici impiegati.

Nello specifico, l’atto di indirizzo acquista consapevolezza di come l’attuale ordinamento professionale del personale pubblico richieda una generale e più ampia riflessione, soprattutto in relazione alla necessità di rispondere ai fabbisogni di nuove professionalità e competenze richieste dai cambiamenti organizzativi e dall’innovazione digitale, unitamente alle esigenze di valorizzazione delle capacità concretamente dimostrate dai dipendenti.

L’avvio di una rivisitazione generale delle categorie professionali, esigenza avvertita da diversi anni – e non solo dalle parti sociali – avrà l’obiettivo anche di valorizzare tutte quelle posizioni e quei ruoli non dirigenziali per i quali siano richiesti più elevati livelli di autonomia e responsabilità gestionale, ovvero i Quadri d’azienda. Già presenti nel settore privato dal 1985, infatti, la categoria del Quadri rappresenta un indiscutibile bacino di elevate professionalità a disposizione di ogni organizzazione aziendale. Adesso, a distanza di 36 anni, anche il settore pubblico sembra avvertire la necessità di valorizzare adeguatamente tali competenze, attraverso la costituzione di un’ “area delle alte professionalità”, peculiarità specificatamente prevista nell’Atto di indirizzo, e in cui collocare il personale apicale incaricato dell’esercizio di funzioni organizzative e gestionali.

Constatiamo con grande soddisfazione la presenza, all’interno dell’Atto di indirizzo, della volontà di istituire, anche in ambito pubblico, la nuova area professionale dei Quadri intermedi, sicuri sin da adesso che essi sapranno affrontare con dinamismo, esperienza e partecipazione le nuove sfide del prossimo futuro. La nuova area professionale così immaginata all’interno della quale collocare il personale apicale incaricato dell’esercizio di funzioni organizzative e gestionali, laureato e dotato di elevate capacità ‘professionali, tecniche e organizzative’, infatti, sembra riprendere la definizione stessa di “Quadro” del settore privato anche se, come sembra filtrare da fonti ministeriali, tale nuova figura si applicherebbe a livello di comparto, con maggiorazioni stipendiali coerenti con il nuovo inquadramento” ha affermato Gabriella Àncora, Presidente di Ciu-Unionquadri, il sindacato maggiormente rappresentativo della categoria dei Quadri e delle professioni intellettuali, presente al CNEL e al Comitato Economico e Sociale Europeo a Bruxelles.

“L’istituzione di un’area delle alte professionalità, all’interno della quale collocare il personale apicale incaricato dell’esercizio di funzioni organizzative e gestionali, rappresenta un passaggio cruciale per il futuro di una P.A. che si propone di rispondere con efficacia alle sfide che l’innovazione imporrà. È importante naturalmente non lasciare da sole tali figure, ma accompagnare le loro capacità professionali, tecniche ed organizzative attraverso idonei percorsi formativi e un giusto e reale trattamento retributivo commisurato allo sforzo prodotto per l’organizzazione.” ha continuato Àncora.

Rispetto proprio al rinnovo del contratto, si legge nell’atto di indirizzo, la contrattazione potrà prevedere una struttura retributiva coerente con le funzioni e le responsabilità affidate a tali nuove figure di middle management, ovvero una maggiorazione di stipendio in relazione ai nuovi compiti assunti.

Tutto pronto, dunque, per un ammodernamento generale della macchina pubblica, traguardo i cui guidatori – i dirigenti – non potrebbero mai raggiungere senza validi co-piloti ed esperti navigatori – i Quadri intermedi – la cui dignità professionale sta per essere (forse) finalmente riconosciuta.


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