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Asilo politico per Law, scontro tra Uk e Cina

Le autorità britanniche hanno concesso l’asilo politico al giovane attivista pro-democrazia di Hong Kong. Per la Cina “è un criminale ricercato dalla polizia” e il Regno Unito deve correggere immediatamente i propri errori

Il giovane attivista pro-democrazia di Hong Kong, Nathan Law, ha ricevuto l’asilo politico dal Regno Unito. Da luglio, il dissidente si è trasferito sul territorio britannico, in seguito all’entrata in vigore della legge sulla sicurezza di Pechino.

“Dopo una serie di colloqui nell’arco di quattro mesi, l’Home Office mi ha informato che la mia domanda di asilo è stata approvata – ha scritto Law sul suo account Twitter -. Il fatto che sono ricercato ai sensi della legge sulla sicurezza evidenzia che sono esposto ad una grave forma di persecuzione politica, e che difficilmente potrei rientrare ad Hong Kong senza rischi per la mia persona”.

Subito dopo la notizia dell’asilo per Law, le autorità britanniche hanno confermato lo stanziamento di 43 milioni di sterline per assistere alle persone in arrivo da Hong Kong, nell’ambito dell’iniziativa di ricollocamento nel Regno Unito di cittadini provenienti dall’ex colonia (qui l’articolo di Formiche.net).

Il governo di Londra ha accusato la Cina di diverse violazioni dell’accordo siglato nel 1997 sulla restituzione di Hong Kong in cambio di tutele sull’autonomia per almeno 50 anni.

La scelta di accogliere Law aumenta le tensioni diplomatiche tra Cina e il Regno Unito, già molto alte dopo le sanzioni contro Pechino per la violazione dei diritti umani della comunità degli uiguri nello Xinjiang.

Per le autorità cinesi, “Nathan Law è un criminale ricercato dalla polizia di Hong Kong. […] La Cina si oppone fermamente a qualsiasi organizzazione o Paese lo protegga”. In una conferenza stampa, il portavoce del ministro degli Esteri, Zhao Lijian, ha dichiarato che “se la parte britannica sostiene apertamente l’indipendenza di Hong Kong, fornendo asilo politico ai criminali ricercati, allora sta interferendo con gli affari interni della Cina”. E ha invitato al Regno Unito “a correggere immediatamente i propri errori”.

A Formiche.net, Law aveva spiegato come “la nuova legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong ucciderà i futuri movimenti democratici poiché tutte le proteste e gli altri appelli alla democrazia nella città saranno bollati come tentativi di sovversione dell’autorità cinese, proprio come fa il governo centrale in Cina”, lanciando un appello all’Italia di schierarsi al fianco di Hong Kong e contro questa draconiana legge sulla sicurezza nazionale.


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