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Tra Biden e Bolsonaro si mette DiCaprio. Alla vigilia del Leaders Summit

Un gruppo di artisti, tra cui Katy Perry, Jane Fonda e Orlando Bloom, hanno chiesto al presidente americano di bloccare l’intesa per la protezione dell’Amazzonia. Il governo brasiliano chiede un risarcimento di un miliardo di dollari per bloccare i progetti nella foresta

Un gruppo di artisti internazionali sta facendo pressione sul governo di Joe Biden per bloccare i negoziati dell’accordo sull’ambiente tra Stati Uniti e Brasile. L’attore Leonardo DiCaprio è alla guida del movimento di ribelli di cui fa parte anche Katy Perry, Joaquin Phoenix, Mark Ruffalo, Rosario Dawson, Uzo Aduba, Sigourney Weaver, Jane Fonda, Alec Baldwin, Orlando Bloom, e anche Sonia Braga, Gilberto Gil, Caetano Veloso e Philip Glass.

Lunedì un nutrito gruppo di artisti ha inviato una lettera a Biden chiedendo di interloquire con i governi locali, con le comunità indigene e con rappresentanti della società civile, prima di impegnarsi in un’intesa con il presidente brasiliano Jair Bolsonaro per finanziare programmi ambientali che, assicurano, non saranno rispettati.

“Chiediamo all’amministrazione americana che ascolti questo appello e non si impegni in un accordo con il Brasile in questo momento”, si legge nella missiva ripresa dall’agenzia Reuters.

“Condividiamo le vostre preoccupazioni sul fatto che sia necessario intraprendere un’azione urgente per affrontare le minacce all’Amazzonia al nostro clima e ai diritti umani – spiegano gli artisti – ma un accordo con Bolsonaro non è la soluzione”.

Secondo i firmatari, l’ecosistema amazzonico è in stato critico e “si sta avvicinando a un punto di non ritorno a causa della crescenti minacce alla foresta pluviale e ai suoi “custodi” da parte del governo Bolsonaro, tra deforestazione, incendi e attacchi ai diritti umani”.

Da febbraio, gli Stati Uniti stanno negoziando con il Brasile una possibile collaborazione per fermare la distruzione della selva amazzonica. L’annuncio dell’intesa era previsto durante il Leaders Summit sul clima del 22-23 aprile (cui parteciperà anche Bolsonaro), ma il ministro per l’Ambiente brasiliano, Ricardo de Aquino Salles, ha confermato che non è stato ancora raggiunto alcun accordo.

Secondo la rivista brasiliana Veja, il governo chiede un risarcimento economico per questo impegno di circa un miliardo di dollari provenienti. Ed è proprio questo “finanziamento” che gli artisti vogliono bloccare.


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