Skip to main content

Cav. finanziò Craxi ma il figlio ‘core ‘ngrato scarica l’ex premier!

Questione di cultura, di educazione, politica e personale, di buon gusto e di stile. Giacomo Mancini senior-temuto ed emarginato da Craxi, che nel 1976, al Midas, aveva fatto eleggere – non scagliò mai  il “calcione dell’asino” a Bettino, “esule” ad Hammamet e responsabile della fine ingloriosa del PSI, che Pietro Mancini, padre dell’ex segretario e nonno dello scrivente, aveva fondato, in Calabria.

Ieri il figlio di Craxi ha usato termini pesanti contro il Cav. : “Mio padre fu un esule. Silvio sarà un latitante. E i suoi reati sono frodi fiscali, legati a lui e alle sue aziende, storie di bordello…”. Che eleganza, ex on.Craxino! Se non sbaglio, il signor  Bobo ha attaccato la stessa persona, che destinò cospicui fondi al finanziamento dell’attività politica e delle spesone dell’allora segretario del PSI, con il mega-conto “All Iberian”. Ancora parte di questo “tesorone” non è stata trovata e forse neppure cercate nei paradisi fiscali. Un pizzico di prudenza?

Craxi Junior ha accusato Berlusconi di essere entrato in politica per evitare i processi. Ma ricordo male o lui fece parte del gruppo parlamentare dell’allora premier milanese, dopo essere stato eletto, in un collegio blindato, a Trapani? E la signora Stefania, nominata dal fondatore del Pdl deputata per 2 legislature, è solo un’omonima o è la sorella di Vittorio detto Bobo ?…

Secondo l’intervistato, Berlusconi starebbe pagando “colpe, errori e incapacità personali”, dopo aver “ridotto, per 20 anni, il Parlamento a una sartoria di leggi ad personam”.
Giacomo Mancini senior e, si parva licet, lo scrivente avrebbero manifestato il dissenso, a viso aperto, negli anni in cui Berlusconi comandava, nel partito e in Italia.Mitragliare, solo 20 giorni prima di una delicata scadenza giudiziaria, come una Lucia Annunziata qualunque, un amico personale e un munifico finanziatore di Bettino va considerato un gesto nobile e generoso?
E i morti  lasciamoli riposare in pace! Anche don Salvador Allende, il Presidente socialista del Cile, scelto dagli elettori, rovesciato e “suicidato”nel 1973 dai golpisti fascistoni di Pinochet. E mai condannato per i reati di finanziamento illecito del partito e di corruzione dalla magistratura di uno Stato democratico.


×

Iscriviti alla newsletter