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Rinnovabili, biometano e idrogeno. Istruzioni per l’eccellenza

Di Gianmarco Montanari

Appuntamento con il web talk di Task Force Italia che mercoledì 30 giugno alle ore 18:00 ospiterà Marco Alverà, amministratore delegato di Snam, presidente del Consorzio Elis e Co-fondatore di Kenta. I temi principali dell’incontro online anticipati a Formiche.net da Gianmarco Montanari, direttore generale dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e presidente del Comitato di Remunerazione di FinecoBank, la più grande fintech italiana

Il web talk di “rilanciare il potenziale dell’Italia” organizzato da Task Force Italia e guidato da Valerio De Luca, in partnership con l’Accademia internazionale per lo Sviluppo economico e sociale (Aises), Universal trust e Global Investors Alliance si focalizzerà in questa puntata su energie rinnovabili, biometano e idrogeno. Argomenti di grandissima rilevanza anche per l’Istituto Italiano di Tecnologia che ha portato avanti studi multidisciplinari finalizzati ad individuare, caratterizzare, investigare e simulare i fenomeni fisici, chimici e microbiologici associati sia allo stoccaggio di anidride carbonica all’interno di giacimenti porosi e permeabili, sia all’iniezione e alla successiva erogazione di una miscela di gas naturale e idrogeno all’interno di giacimenti depletati convertiti a stoccaggio.

Anidride carbonica e idrogeno sono, infatti, protagonisti di numerosi progetti dell’Istituto: per citarne alcuni, il riciclo di diossido di carbonio nell’industria del cemento per produrre additivi, lo sfruttamento di CO2 per il trattamento di rifiuti, e la richiesta di trasformare il Piemonte una delle H2 Valley Italiane, così come proposto dalla Regione e sostenuto dall’IIT.

Perché un’azienda ottenga risultati eccezionali è necessario avere un purpose, uno scopo, forte. È questa l’opinione di Marco Alverà, ad di Snam, oltre che suo leader della transizione energetica. Snam è una delle principali società di infrastrutture energetiche ed opera, attraverso consociate, con aziende di tutto il mondo. Oggi è la prima azienda di stoccaggio e trasporto di metano, dopo la Russia.

Secondo Alverà le regole, così come la mission e la vision, sono elementi imprescindibili per il funzionamento di un’azienda; tuttavia, essi sono derivati diretti del purpose: solo uno scopo forte e condiviso può permettere di raggiungere l’eccellenza. Ne conseguono motivazione, sinergie e senso di appartenenza.

Altro ingrediente di fondamentale importanza è il fairness, la correttezza, e il senso di fiducia nei confronti del lavoratore: la sua mancanza lo disinnamora alla causa e lo disincentiva nella performance. Le conseguenze sono più nocive di quanto si pensi: non solo per il singolo, ma anche per l’azienda. Uno studio, che Alverà ha citato durante il suo intervento a TED Talk, sostiene che il 70% dei lavoratori in Usa non trova motivazione quando lavora: il costo di tale atteggiamento è di 550 miliardi di dollari all’anno, una cifra estremamente elevata, ancor più se si pensa che essa corrisponde a metà della spesa per l’istruzione in Usa o all’intero Pil austriaco. Al contrario, secondo Alverà, quando c’è fairness c’è motivazione, e le conseguenze sono incredibili.

C’è poi una terza parola chiave: sostenibilità. Snam ha, infatti, investito 850 milioni di euro per essere verde e digitalizzata. A questo proposito, il purpose di contribuire alla transizione ecologica ha portato alla riduzione delle emissioni dirette di Snam. Essere al passo con i tempi significa anche questo: trovare un nuovo ruolo per la propria azienda. Se l’obiettivo europeo è di raggiungere zero emissioni di CO2 entro il 2050, Snam vuole arrivarci dieci anni prima.

In vista di tale processo, l’azienda ha investito in efficienza energetica e forestazione ma anche in biometano e idrogeno. Il biometano si ricava da biomasse agricole, agroindustriali e rifiuti solidi urbani, garantendo l’uso efficiente e il riciclo di materiali. Tuttavia, secondo Alverà, la rivoluzione industriale dei nostri giorni passerà attraverso l’idrogeno.

L’idrogeno è l’elemento più abbondante nell’universo, è estremamente leggero e per questo si disperde facilmente nell’aria. Ha un mercato enorme, vale 100 miliardi di dollari all’anno, metà del valore dell’oro, ma si tratta di quello che Alverà chiama “idrogeno grigio”. Infatti, l’idrogeno si origina dal metano, provocando dispersione di CO2 nell’atmosfera. Di fatto il mercato dell’idrogeno oggi produce la stessa quantità di C02 prodotta da Uk e Australia messe assieme. Quando parla di idrogeno, invece, Alverà intende l’“idrogeno verde”, prodotto attraverso l’elettrolisi da fonti rinnovabili: un processo attraverso il quale, facendo attraversare grandi vasche d’acqua da energia elettrica rinnovabile si cattura idrogeno e si disperde ossigeno, anziché anidride carbonica, come succederebbe, invece, nel caso di produzione di “idrogeno grigio” derivante da metano.

L’“idrogeno verde” è protagonista di due libri scritti dall’ad di Snam: “Rivoluzione Idrogeno. La piccola molecola che può salvare il mondo” e “Zhero” un romanzo di avventura rivolto ai ragazzi tra i 10 e i 15 anni, scritto assieme alle due figlie durante il lockdown. Sempre in vista del processo di decarbonizzazione, Snam ha avviato un progetto pilota immettendo una quota pari al 5% di idrogeno nella rete di trasporto gas in Campania. Per emissioni limitate, infatti, non sono necessarie modifiche negli impianti anche se il progetto di Snam nel lungo periodo è di convertire
40 mila gasdotti. Secondo Alverà i tempi sono maturi per il cambiamento: tra pochi anni l’“idrogeno verde” avrà costi più bassi e potrà competere, nel lungo periodo, anche con il petrolio. A riprova di questa considerazione c’è il precedente storico: la riduzione netta dei costi negli ultimi anni nel settore dell’energia rinnovabile. E se al momento non è pensabile riuscire a surclassare il petrolio, una graduale riduzione dell’utilizzo del greggio è altamente probabile, anche perché, al giorno d’oggi, la sostenibilità ha assunto un ruolo di grande rilevanza.

Sostenibilità vuol dire combattere il cambiamento climatico, rispettare il mondo in cui viviamo e la salute dei suoi abitanti, anche riducendo il particolato presente nell’aria, ma significa allo stesso modo attrarre investimenti. Oggi gli investitori sono attratti tanto dal profitto quanto dal punteggio ESG. A riprova di ciò, il fondo americano BlackRock ha annunciato di privilegiare gli investimenti in società sostenibili.

L’importanza della sostenibilità è confermato dai fondi Next Generation Eu che possono essere erogati se i Paesi membri che ne fanno richiesta utilizzano almeno il 37% di essi in ambito ambientale. Il Pnrr punta, di fatto, anche sull’idrogeno: l’Italia è hub naturale tra Africa ed Europa e potrebbe avere un ruolo prevalente ed essenziale in questa partita. L’idrogeno potrebbe, infine, cambiare l’assetto geopolitico privilegiando paesi che non hanno petrolio ma hanno possibilità di produrre energia eolica, solare e idrica in grandi quantità.

Snam è anche la prima azienda in Italia ad aver inserito la parità di genere nel proprio statuto. Nell’azienda, a livello di leadership team 50% sono donne e l’obiettivo è di arrivare al 25% di presenza femminile sul totale della forza lavoro, in un settore tradizionalmente a prevalenza maschile. In questo senso, Alverà, nominato presidente del Consorzio Elis ha lanciato un progetto che promuova la partecipazione delle ragazze in scienze, tecnologie, ingegneria e matematica. Alverà è, inoltre, cofondatore di Kenta, una fondazione non-profit dedicata alla nonna, donna che, oltre a essere scrittrice e storica dell’arte è stata anche attivista per i diritti delle donne. Kenta si occupa, tra le altre cose, di educazione e parità di genere.

Marco Alverà è laureato in Philosophy and Economics alla Lse. Ha lavorato alla Goldman Sachs, prima di dedicarsi al settore dell’energia. È uno dei leader più seguito su Linkedin in Italia e ha ricevuto numerosi premi. Tra questi, nel 2019 è stato insignito del Premio Tiepolo, e nel 2021 è stato premiato Personaggio dell’anno da FORUMAutoMotive.

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