Un film per la tv dalla trama improbabile, un tornado di squali volanti che dal mare piombano sulla città di Los Angeles, diventa un fenomeno della Rete: è capitato a “Sharknado”. Il tema squali non è una novità nella cinematografia, basti pensare a “Lo squalo”, che nel 1975 fu un successo mondiale, o al più recente “Sharks in 3D”, ma questo film si aggiudica un record su Twitter: ha raccolto più di cinquemila tweet al minuto, la maggior parte di insulti, diventando un top trend topic e raggiungendo un quarto del volume di cinguettii generati dal Super Bowl, il più importante evento sportivo degli Stati Uniti.
Tra i tweet più significativi quello dell’attrice Mia Farrow che si è limitata a ripetere tre volte “Oh my God” riferiti al film. Per il cast il regista Anthony Ferrante ha scelto le meteore delle serie tv americane, come i protagonisti di Beverly Hills 90210, Ian Ziering, e di American Pie, Tara Reid. Ma nonostante gli impietosi giudizi online, questo tipo di film ha un perchè, come spiega Marr Zoller Seitz del New York Magazine.”Non si girano a caso, anzi sono pensati apposta e per la maggior parte raggiungono l’obiettivo: il fatto di non essere pretenziosi fa parte del gioco” spiega. Lo scherno dei social media non ha contagiato il pubblico: il film è stato visto da 1,4 milioni di persone.